⚫️🔵 Gasperini: “Nostre partite rinviate per drammi non per codici gialli. Rinnovo? Non ho tempo ora”

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha parlato della vittoria con la Salernitana.

“Le partite del campionato sono così, questa forse era la più difficile perché avevamo tutto da perdere. La Salernitana è una buona squadra, anche se è retrocessa, abbiamo avuto il demerito di non sfruttare le occasioni iniziali e questo ci ha portato un po’ di affanno”.

Roma decisiva?

“Si capirà domenica, lo scontro diretto diventa fondamentale però prima abbiamo un’altra a cui teniamo molto. Dobbiamo ripulire la mente ogni volta, oggi era la più difficile da preparare, quella col Marsiglia sarà più facile come la Roma e la finale di Coppa Italia”.

Dalla bolgia del Velodrome allo stadio semivuoto di oggi…

“All’inizio sembrava un po’ il periodo del Covid, lo stadio è bello quando c’è tanta gente. Dispiace per la Salernitana che vive questa stagione, ma sono una piazza con grande entusiasmo che si saprà riprendere bene”.

Popolo di Bergamo a Dublino?

“Sarebbe fantastico, perché sarebbe una finale diversa. Di solito le finali sono una festa ancora prima della gara, è quello che mi hanno chiesto dal primo giorno che sono arrivato a Bergamo. Adesso a fine stagione gli dico di rinnovare i passaporti, se riuscissimo a fare questo sarebbe un bel traguardo”.

Ha pensato alla possibile vittoria della coppa?

“Che ancora non ci ho pensato, sono ancora distante dalla coppa, c’è il Marsiglia e poi la Roma ma a Bergamo c’è una grande euforia, si percepisce questo entusiasmo speriamo di dargli una bella soddisfazione”.

Per Marsiglia può recuperare qualcuno?

“Non saranno recuperati per il Marsiglia, Toloi ha ricominciato ad allenarsi anche in campo. Holm è il più distante, per Kolasinac dobbiamo aspettare una settimana ma lui è un highlander”

Quando rinnova con l’Atalanta?
“Capisco la curiosità sua e di tanta gente. Mi creda, però: arriveremo all’una di notte a casa, se andrà bene andremo a dormire alle 2 e domattina ci alleniamo con chi non ha giocato oggi. Mercoledì pomeriggio ci rivedremo tutti per la prima volta e dovremo velocemente preparare sul piano tattico una semifinale di ritorno di Europa League. Una sfida storica per l’Atalanta che può giocarsi una finale di una competizione internazionale. Poi domenica abbiamo la Roma, uno scontro diretto per la posizione Champions. Poi mercoledì ci sarà la finale di coppa Italia con la Juventus. E ancora, in caso di ulteriore finale, Lecce e Torino con il potenziale recupero con la Fiorentina. Non so quando avremo il tempo per parlare”.

Quanto è difficile preparare tutte queste gare decisive?
“Sia con il Marsiglia, sia con la Roma potremo contare su un ambiente in fibrillazione. A Roma ci sarà un grande esodo per sostenerci. La partita più difficile da preparare è stata sicuramente questa, per le altre porremo un’attenzione superiore. Domenica prossima non è decisiva, solo quando ci sarà la matematica potremo fare altri tipi di ragionamenti. Voglio sottolineare una cosa. Non è colpa nostra se non si conosce la data del recupero con la Fiorentina. Questa situazione ci ha penalizzato, avremmo giocato prima ma non era possibile. Stiamo scendendo in campo da tanto tempo per tre volte a settimana. Purtroppo, in quella circostanza, è successo un qualcosa di drammatico e bisogna rendersi conto che non era un codice giallo. Non abbiamo tratto nessun vantaggio, questo deve essere chiaro. Anzi, vedere la classifica che ci vede distanziati dalle altre può avere un peso. Ci hanno messo anche il recupero con l’Inter tra Milan e Bologna, sfida che per noi è stata negativa. E’ un problema che riguarda la densità delle partite, non è una scelta mia o della società”.

C’è qualche calciatore della Salernitana che porterebbe a Bergamo?
“Tanti dei vostri, l’anno scorso, hanno fatto bene. Quando una stagione va male, sembra che nessuno sia all’altezza. Fare nomi non è mai bello. Ricordo che Coulibaly era reduce da una stagione importante, Tchaouna ha fisciità. Sai quanti casi ci sono giocatori che hanno fatto male in una società e poi hanno reso alla grande pochi mesi dopo. E’ il bello del calcio”

By Alessio D'Errico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati