Il giocatore dell’Atalanta, Davide Zappacosta, ha rilasciato una lunga intervista per L’Eco di Bergamo. Di seguito le sue parole riportate da tuttoatalanta.com:
Cinque reti e otto assist quest’anno: sente che questa sia la miglior stagione della sua carriera?
«Probabilmente sì, almeno sotto il profilo personale. Però, la stagione precedente è stata più significativa dal punto di vista del risultato collettivo, perché abbiamo alzato l’Europa League. Amo essere protagonista, ma per me la squadra è al primo posto».
Domenica sera affronterete il Milan: che tipo di partita si aspetta a San Siro?
«Mi aspetto una sfida apertissima. Il Milan gioca sempre in maniera offensiva e propositiva, raramente aspetta gli avversari. Sarà una partita intensa, con spazi aperti e occasioni».
La vittoria sul Bologna quanto ha influito sul morale della squadra?
«Tantissimo, avevamo proprio bisogno di quella vittoria per ritrovare serenità e fiducia dopo qualche risultato negativo. Nonostante le prestazioni non fossero state pessime, nel calcio contano i risultati, e quando questi non arrivano l’ambiente tende a deprimersi un po’. Fortunatamente siamo stati bravi a rimanere lucidi e positivi».
Qual è, secondo lei, la forza principale e il punto debole di questa Atalanta?
«Dobbiamo migliorare in tante cose, non si smette mai di crescere. Il nostro punto di forza però è certamente la capacità di essere squadra: quando ognuno corre e lotta per il compagno, diventiamo difficili da affrontare per chiunque. Da questa compattezza dobbiamo sempre ripartire».
La Nazionale resta un suo obiettivo personale?
«La Nazionale è un sogno che non abbandonerò mai, perché per ogni calciatore rappresenta il massimo traguardo possibile. Però, tutto dipende da ciò che faccio qui all’Atalanta. Al momento, la mia vera maglia azzurra è quella nerazzurra: se arriverà una chiamata da Spalletti, sarò felicissimo».
