Cesare Prandelli, uno che l’ambiente fiorentino lo conosce molto bene, ha analizzato il futuro del club e quello di Moise Kean. Rilasciate a Firenze Viola, riprendiamo le sue parole da TMW:
Finale – “Mai stato bravo ad azzeccare i pronostici, è complicato però è importante andare in campo e fare risultato aspettando poi quello degli altri“.
Contestazioni – “Quando ci sono queste cose di solito c’è sempre una reazione molto positiva e attenta, la squadra deve capire dove opera e lavora e la città cosa chiede. Se a fine stagione c’è la contestazione bisogna capire durante la stagione cosa abbiamo o non abbiamo fatto“.
Aspettative – “Il campo è quello che dà la tua giusta dimensione. E’ mancato qualcosa però il campionato è stato non negativo. Bisognerebbe fare un’analisi spietata e cercare di capire quelli che sono adatti per avere un progetto futuro. Io sono convinto che è meglio subire qualche sconfitta ma capire dove può arrivare la squadra“.
Kean – “Convincere un giocatore… Io credo che lui voglia rimanere, ha trovato l’ambiente e le persone giuste perciò si sente non solo protagonista come è stato ma parte di questa città. Poi in futuro bisognerebbe capire bene i progetti tecnici quando prendi dei giocatori in prestito, per valorizzare il tuo capitale, non quello di un altro. Ma riguardo a Kean spero resti perché non ho mai visto tanta felicità, basta guardarlo in faccia per capire che ha cambiato aspetto e questa città gli ha fatto bene e la Fiorentina deve essere un punto di riferimento per lui e sarebbe un acquisto non bello ma straordinario“.
Analogie – “Noi eravamo a -19. Dipende dalla struttura caratteriale della squadra, sotto l’aspetto tecnico ovviamente sono quei giocatori che ti possono aiutare ma caratterialmente devono essere forti perché quest’anno la squadra è stata altalenante“.
