Don Andres Iniesta, uno dei calciatori più forti dell’ultima generazione e tra i centrocampisti più eleganti e decisivi di sempre, ha parlato ad AS toccando tantissimi temi. Da quelli sportivi a quelli mentali, parlando della depressione che lo ha colpito qualche anno fa.
“Perché una depressione è qualcosa che capita alle persone e non importa la tua professione o la tua situazione economica. Sono problemi che ti vengono incontro senza sapere molto bene il perché e che devi affrontare e superare. In questo processo di maturazione, ognuno lo affronta in modo diverso. Avere più o meno soldi non ha influenza in questi casi. Una buona posizione economica aiuta molto nella vita, ma non ti libera dal soffrire un episodio mentale duro come quello che ho passato io.
Ora sono molto entusiasta di continuare a giocare e di essere aggiornato. Non ho voglia di guardare oltre. Mi piace molto giocare e per questo faccio i sacrifici necessari. Il giorno in cui sentirò di essere nel campo dell’essere, saprò che è giunto il momento di lasciarlo, ma quel momento non è ancora arrivato. Ecco perché ho al mio fianco un fisioterapista che viene dalla Spagna per curarmi ogni giorno e mi prendo cura di me stesso in tutto ciò che devo.
Ritiro? Non lo so per certo, ma in linea di principio sarebbe in Giappone. Forse domani mi si aprirà un altro orizzonte, ma non sarebbe in Spagna ma in un’altra destinazione con un livello competitivo inferiore.
Nemmeno ad Albacete?
Sarebbe molto bello, ma la realtà è diversa. È come se dicessi che vorrei tornare al Barça. Sarebbe anche molto buono, ma devi adattarti alle situazioni”
