Beppe Marotta, presidente dell’Inter, è intervenuto a margine dell’evento “Il calcio del futuro”. Ecco quanto ripreso da FcInter1908.it:
PSICOLOGI – “Calcio simile a un’azienda, una governance che dipende dagli azionisti. Poi è composta da persone che rappresentano tutto lo staff. Noi stiamo rinnovando il centro sportivo di Appiano Gentile: devi immaginare come sarà il calcio tra 15 anni. Quale saranno le esigenze tra 15 anni? Nel piano dell’Inter ci sono 20 psicologi, dalla prima squadra ai piccolini. Ho notato come, io che amo la cultura di far crescere l’aspetto mentale si fa fatica. Viene visto come un medico che deve curarti. Rispetto ai paesi nordici non c’è l’approccio che c’è lì: la figura dello psicologo deve accompagnare anche i bambini, deve essere un atto di fiducia. Approcciare a una realtà che stimola le performance della mente, un aspetto fondamentale per il futuro. Sono tantissimi i profili in una società di calcio, è una vera e propria company. Il core business è sempre lo spettacolo ma per arrivare ad avere uno spettacolo ci sono tantissimi appuntamenti. Quando si vuole modificare un giocatore si utilizzano strumenti moderni: gli algoritmi ti aiutano ad avvicinarti a una decisione. Algoritmi o strumenti digitali: quando prendi un attaccante devi sapere quanto vede la porta, un serie di dati che ti accompagnano nella scelta. Ancora oggi c’è una lacuna: non conosci bene l’aspetto umano di un calciatore. Vale anche il discorso della differenza tra il talento e il campione. Se non sono diventati campioni è per la sfera mentale”.
PLUSVALENZE – “Oggi il nostro campionato è di transizione, non come negli anni 2000 dove rappresentavamo il ranking migliore di tutti ed eravamo anche competitiva. Oggi il giocatore più importante ti arriva quando ha 40 anni. Noi oggi non siamo in grado di andare a comprare un giocatore come fa il Real Madrid. Mastantuono pagato 60-70 mln; le squadre italiane se vanno a comprare un giocatore 2004-2005-2006 al massimo vanno a spendere 30-35 mln. Inter, Milan, Juve, Roma, Napoli, Atalanta hanno dovuto ricorrere al player trading e alle plusvalenze. La vendita dei giocatori prima era una cosa rara, oggi diventa uno strumento caratteristico del bilancio. Senza le plusvalenze non riuscirebbe a presentare un bilancio adeguato. Questa è la grande differenza che c’è tra l’Italia e l’Inghilterra perché i diritti tv inglesi sono 4 volte dei nostri, noi arriviamo a 200 mln, loro arrivano a 3 miliardi. L’aspetto economico non ti dà un potere competitivo”.
RONALDO – Ronaldo diverso dagli altri: analizzava anche le bottiglie dell’acqua e le caratteristiche. Se ancora oggi è un campione è anche per questo. L’algoritmo ti aiuta ma non è determinante assolutamente.