🥶 Soulé GELA l’Italia: “Non ci giocherò, o Argentina o niente”

L’attaccante esterno della Roma Matias Soulé ha rilasciato un’intervista in esclusiva a SportMediaset.

“Mi trovo benissimo qui, sono molto felice della città, della gente, di Roma. L’anno scorso non è iniziato bene, ma ho rimediato. Sogno di stare in questo club a lungo. Speriamo che succeda. Provo a dare il massimo in ogni partita per aiutare i miei compagni, non solo con gol e assist, ma facendo quello che chiede Gasperini. Penso sia fondamentale. Viene prima la squadra. Siamo una famiglia, lottiamo per gli obiettivi comuni”.

Gasperini mi ha cambiato e migliorato in tutto, è un grandissimo allenatore, con una mentalità vincente.Ti trasmette subito quello che vuole. A me piace che con lui si gioca a calcio, si ha la palla, si pressa in avanti. Chi gioca in attacco è il primo difensore per recuperare il possesso e aiutare la squadra a salire rubando palla agli avversari nella loro metà campo. Questo è il suo marchio di fabbrica. Mi trovo molto bene in mezzo al campo, trequartista o esterno. Ho libertà e mi trovo benissimo”.

I punti in classifica che abbiamo li abbiamo guadagnati, ma dobbiamo pensare per partita per partita. Questo è solo l’inizio, la stagione è molto lunga. Continuando su questa strada possiamo ambire a restare in alto, a essere lì, a essere competitivi come vogliamo noi e la nostra gente. Dobbiamo migliorare in settimana, pensare a un match per volta e poi vedremo dove saremo arrivati.

Restiamo tranquilli, è molto presto per parlarne. Tutti lo sognano: io, la squadra, la gente, ma è presto. Pensiamo a fare il massimo. Ora la testa è alla prossima partita in trasferta con la Cremonese. Non sarà semplice, ma siamo carichi. Nazionale argentina? Resto sereno. Spero arrivi come un premio a come mi sto esprimendo con la Roma. E sulla Roma resto concentrato. Sono un po’ deluso ma tranquillo. Arriverà il momento se continuerò a fare bene con la Roma. Il Mondiale si avvicina, ma non posso che continuare a lavorare, a essere decisivo in ogni partita affinché la convocazione sia una naturale conseguenza. L’Italia? No. La scelta dell’Argentina non è in discussione. Sono argentino e vorrei giocare per la mia nazionale”.

By Emanuele Garbato

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