🎙️ Lazio, Sarri: “Milan? Bisogna azzerare tutto e pensare alla partita, senza crearsi alibi di arbitraggio”

Maurizio Sarri, alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Milan, è intervenuto in conferenza stampa per parlare della partita. Riprendiamo le sue parole da Alfredo Pedullà:

Ultima contro il Milan – “Bisogna azzerare e pensare alla prossima, senza crearsi alibi di arbitraggio e cose varie. Abbiamo fatto una gara di discreto livello contro una squadra forte. L’unica cosa è che la scena che ho visto mi fa venire in mente un suggerimento, mettiamo le postazioni VAR dalla parte opposta delle panchine, perché così si innescano dei meccanismi che possono portare a espulsione e scene brutte”.

Pressione – “L’arbitro deve andare a prendere una decisione e la deve prendere in una tranquillità diversa da quella che ho visto”.
La gara vi ha lasciato sensazioni positive però. “Sì, abbiamo fatto molto bene il primo tempo, poi abbiamo avuto un quarto d’ora di sbandamento dopo il gol subito, ma in generale abbiamo fatto una buona partita. Il Milan è forte, ha la capacità di vincere in diversi modi, è un avversario difficile”.

Gol subito –  “È stata un’azione estremamente veloce, bisogna dare anche merito agli avversari, hanno fatto un’azione di altissimo livello, potevamo fare meglio in area, ma prevalgono i loro meriti”.

Stesso avversario – “Per noi in questa fase fare tre partite in una settimana è un problema, ma bisogna azzerare e considerare la Coppa Italia come una manifestazione importante, senza pensare ad altre gare. Non facciamoci condizionare, cerchiamo di fare un sacrificio questa settimana e dare tutto quello che abbiamo”.

Atteggiamento – “Bisogna giocare per i nostri obiettivi. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è una partita nervosa, dobbiamo essere ordinati, umili, avere motivazioni nostre, non perché giochiamo contro una grande squadra, ci devono nascere da dentro. Dobbiamo costruire qualcosa e se tutti abbiamo le stesse motivazioni può nascere qualcosa”.

Coppa Italia – “Bisogna andare turno per turno, pensando una partita alla volta e non facendo progetti di lungo periodo. La formula a me non piace, la ritengo la manifestazione più anti-democratica di Europa. Sarebbe bellissimo vedere ad agosto, invece delle solite tournée, delle gare tra le squadre di Serie C e quelle di Serie A, possibilmente in casa di chi gioca la Lega Pro per dare una grande mano alla base del calcio italiano per andare avanti”.

Partita – “Se facciamo 90 minuti come il primo tempo di San Siro va benissimo, ma è molto più difficile azzerare il loro livello di pericolosità. Il Milan può vincere le gare in tutti i modi, è una delle poche squadre in Italia che può farlo. Abbiamo concesso veramente poco nei primi 45 minuti, potevamo fare di più se gestivamo meglio qualche pallone in ripartenza”. Castellanos è tornato a disposizione, quindi la Lazio ora può avere più pericolosità. “Sì, ma stiamo parlando di giocatori che sono stati fermi per 50 giorni e non sono al 100% della condizione fisica. Non possono garantire grande minutaggio, è una fase transitoria difficile. Prevedo una partita in cui si può finire i 5 cambi un po’ troppo presto”.

Gennaio – “Non lo so. Bisogna vedere se il mercato della Lazio sarà a 0, completamente libero o se sarà un mercato, con tutte le difficoltà che possono esserci a gennaio. Quello decisivo per noi sarà quello del prossimo giugno”.
Ha detto alla società quali possono essere gli obiettivi per il mercato? “Ho detto quello che può mancare a questa squadra a livello di ruoli e di qualità, poi individuare nomi è un compito più della società che mio”.

Mercato – “Non esattamente questo. Non le dico cosa ci manca perché dovrei dire che qualcuno di quelli che abbiamo deve andare via, ma noi non si può fare a meno di nessuno, quindi lasciamo perdere queste cose. Ci possono fare solamente del male”.
Sono stati i mesi più difficili della sua carriera? “Sono stati difficili. Ti ritrovi con una squadra che forse non è adattissima alle tue caratteristiche, allora vai incontro alla squadra, ma poi stanno fuori anche 8 giocatori contemporaneamente. Ci sono state partite durissime da gestire, però il gruppo qualche soddisfazione l’ha data, anche per atteggiamento, per come si allenano, per come cercano di interpretare le partite”.

Equilibrio in campionato – “In questa stagione non possiamo avere velleità di classifica, bisogna anche essere onesti con tutti. Ci deve servire per crescere, ci deve gettare una base di rosa su cui innescare qualche giocatore per vedere se poi ci può essere a breve di tornare a essere competitivi per livelli superiori. La nostra stagione si deve concentrare molto su questo”. Che messaggio vuole mandare ai tifosi? “Il popolo laziale può avere qualche problematica nei confronti della società, ma quando entriamo all’Olimpico e loro sono lì l’apporto è enorme. Avevo estremamente paura dell’ultima gara fatta in casa proprio per questo motivo perché siamo abituati a essere sommersi dall’affetto e dal loro amore, giocare con una fetta dello stadio assente poteva essere pericolosissimo. Domani saranno di nuovo lì e con noi”.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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