🎙️ Napoli, Manna: “Lukaku è un punto interrogativo, scambio Lucca-Dovbyk difficile. Conte il migliore, Inter favorita”

Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, ha rilasciato un’intervista fiume dove ha analizzato a tutto tondo il presente del club e i possibili scenari di mercato. Rilasciate a Il Corriere dello Sport, riprendiamo le sue parole da Gianluca Di Marzio:

Mercato – “Per inserire un calciatore bisogna fare spazio nella rosa a livello economico. Per noi è un paradosso, per il patrimonio netto e la solidità che abbiamo. Il presidente e l’ad Chiavelli ci stanno lavorando, siamo fiduciosi: sono loro ad aver portato il club a certi livelli. Vorremmo premiare il lavoro di Conte e dei giocatori migliorando il livello della squadra senza rompere gli equilibri: non so se ci riusciremo, ma ci proveremo. Gennaio è sempre rischioso, l’anno scorso abbiamo venduto il calciatore più importante e forse non l’abbiamo ancora sostituito all’altezza“.

Lucca – “In carriera è sempre stato un diesel: a Napoli ci sono le condizioni di fare bene perché il gruppo è davvero una famiglia, l’allenatore è top, lo staff è top e persone a supporto come Oriali sempre presenti. Non riuscire vuol dire che forse non ci stai mettendo tutto, Lorenzo lo sa. La maglia del Napoli va conquistata tutti i giorni, bisogna meritare tutti i giorni di stare in un gruppo così se ambisci a vincere: c’è chi lo capisce subito e chi ha bisogno di più tempo. Bisogna provare a migliorare la squadra e non peggiorarla, ma gli scenari sono tutti aperti. Vediamo, anche perché dovendo operare a saldo zero dobbiamo essere attenti a ogni eventuale opportunità. Lo scambio di prestiti con la Roma tra Lucca e Dovbyk al momento non è una strada percorribile“.

Hojlund – Abbiamo fatto di tutto per prenderlo. C’erano anche altre squadre con blasone storico più alto, ma la sua volontà è stata determinante: questa cosa ci rende orgogliosi. In questo momento siamo appetibili e lo riscontro anche nelle trattative: hai Conte, una squadra che ha vinto e giocatori importanti. La qualità della vita in città, poi, incide. Non avevamo dubbi, a prescindere dai tempi di inserimento. Rasmus è determinante per i numeri e soprattutto per come cresce e recepisce gli input dell’allenatore. Questo fa la differenza. C’è un obbligo di riscatto in caso di Champions con un diritto. Il giocatore si considera del Napoli e il Napoli lo considera estremamente importante“.

Anguissa e Gilmour – “Sono più vicini“.

De Bruyne e Lukaku: “Sono un punto di domanda: quindi, vorremmo alzare la qualità soprattutto nel reparto offensivo. Stiamo facendo valutazioni. L’infortunio di Lukaku all’ultima amichevole del 14 agosto è stato quasi un segnale, però abbiamo reagito come reagiscono i grandi uomini. De Bruyne tornerà a Napoli dopo la metà di gennaio per iniziare la fase di riatletizzazione. I tempi di recupero? Non sarebbe corretto indicarli: con Romelu avevamo un’idea, ma poi bisogna capire come reagisce il fisico anche a una certa età. In questo momento operiamo come se non ci fossero“.

Lang – “Arriva da una realtà diversa e ci ha messo un po’ di tempo, ma ha giocato buone partite. Ci aspettiamo e vogliamo di più da lui, ma non abbiamo preso decisioni a priori: i giocatori devono essere contenti e coinvolti, e credere in quello che stanno facendo. Il gruppo viene prima del singolo: se lo capiscono è bene, altrimenti faremo scelte legate al momento“.

Rinnovi – “Anguissa e Rrahmani stanno discutendo da tempo. Ognuno ha delle esigenze, ma vogliamo sicuramente continuare con loro: possono rappresentare la centralità del Napoli intorno a cui costruire e ringiovanire. Anche Spinazzola e Juan Jesus sono in scadenza: affronteremo questi discorsi da marzo“.

Il 2025 è stato un anno magnifico per i risultati, ma molto dispendioso per energia e sacrificio. Lo Scudetto inaspettato e la Supercoppa sono il frutto di un grande lavoro da riconoscere soprattutto alla squadra e a Conte, il miglior allenatore d’Italia“.

Scudetto – “Non sono d’accordo quando si dice che il Napoli è strafavorito per lo Scudetto, e non perché vogliamo scaricare pressioni o spostarle su altri: è un dato oggettivo. Vengo da una realtà completamente diversa ed è chiaro che ci sono gap strutturali, ma noi li colmiamo con questi valori che in pochi hanno e che non sempre bastano. Nello scorso mercato estivo bisognava colmare i vuoti numerici in rosa e De Laurentiis non si è tirato indietro. Il nuovo obiettivo è alzare la qualità ogni anno. Aumentando la rosa è cresciuto il monte stipendi, ma i ricavi sono diversi rispetto ai club del Nord: stadi diversi, patrimoni diversi. Non è una lotta pari: c’è un gap strutturale e storico e questa ricchezza ce la siamo creata. Qui ci sono enorme cultura del lavoro, dedizione e voglia di migliorarsi: ognuno fa più cose per il bene del Napoli“.

Campionato – “La Serie A è un campionato dove tutti possono perdere con tutti e non c’è ancora un favorito. Il Milan è attrezzato, ha un sola competizione e un grande allenatore come Allegri. Anche la Roma ha un grande allenatore. La Juve ha Spalletti, un altro grande, e ha investito tanto. E poi c’è l’Inter: per me rimane la più forte, perché lo dice la storia e perché ha anche ringiovanito“.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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