Tammy Abraham, centravanti della Roma, è il protagonista di un’intervista apparsa sull’edizione odierna del Corriere dello Sport: “Il club giallorosso resta sempre molto importante nella mia vita, faremo del nostro meglio e penso che ci qualificheremo alla prossima Champions League.
Questa volta è accaduto a me di attraversare degli alti e dei bassi nel corso della stagione, ma prima era successa ad altri calciatori e capiterà ancora. Lo scorso anno è stata una grande stagione, dove tutto mi è andato bene, per il verso giusto. In questa è vero, sono partito un po’ lentamente, ma ho voglia di rifarmi, sia io e sia la squadra. E poi sono anche convinto che questi momenti alla lunga ti rendano più forte. Io sono abituato a cercare di fare sempre meglio di ciò che ho fatto prima.
Non mi accontento mai, voglio sempre migliorare e cerco sempre di alzare il più possibile l’asticella. Vorrei ripetermi, l’obiettivo è di finire come lo scorso anno, ma se possibile anche meglio. La delusione per non essere andato al Mondiale è stata grande? Non direi grande. Sicuramente è stata una delusione, non ne sono stato contento, è chiaro. Però anche queste sono cose che ti rendono più forte, che ti lasciano quella voglia di fare sempre di più, di migliorare. Del resto, anche in passato la mia carriera è stata sempre caratterizzata da questi momenti. E poi sono ancora giovane, ho ancora tanti anni davanti, sono sicuro che avrò il tempo e il modo di partecipare a un altro Mondiale. Ora sono concentrato solo sulla Roma, voglio aiutarla a fare sempre meglio nel presente e nel futuro.
Mourinho? Per me con lui è come avere uno zio qui a Roma, io il mister l’ho sempre visto così. È un punto di riferimento. Lui vuole sicuramente il meglio per me, mi sprona in ogni modo. Quando non mi esprimo al meglio me lo dice e anche quando gioco bene è uno che non si accontenta. E questo è proprio quello di cui ho bisogno, un allenatore che mi guidi sempre. Non mi serve uno che mi dia pacche sulla spalla, ma uno che mi dimostri fiducia come lui. È un grande allenatore, è normale che tutti lo vogliano. Per me poi è anche un onore che una nazionale importante come il Portogallo lo cerchi. Ma sono sicuro che il mister è concentrato solo sulla Roma. Delle tanti voci abbiamo letto, ma dentro la squadra non se ne parla. Siamo concentrati sulla ripresa della stagione“.
