💪 Zaffaroni: “Siamo sulla strada giusta, ma il cammino è ancora lungo”

Marco Zaffaroni, tecnico dell’Hellas Verona, ha commentato in conferenza stampa il cruciale successo di misura ottenuto dagli scaligeri contro la Salernitana nel posticipo del “Bentegodi“. Queste – riprese da TMW – le dichiarazioni dell’ex trainer di Albinoleffe e Cosenza:

Questa è la terza partita che il Verona non prende gol: cos’è cambiato?
“Quando succedono queste cose c’è un cambiamento di convinzione, il non voler accettare una situazione che si è creata. Sono aspetti tecnici, ma soprattutto motivazionali. Le sconfitte ti portano negatività, il risultato favorevole ti dà invece fiducia. Ora è soprattutto questo a creare le condizioni per cui la squadra sta acquisendo maggiore equilibrio: è un discorso corale. La squadra non si deve accontentare, da qui in avanti dovremo lavorare su questo”.

Ci spiega la sostituzione di Doig?
“È un discorso di benzina. Queste partite ti tolgono tanto dal punto di vista nervoso, nel finale di gara subentra la stanchezza”.

Vale di più il sinistro di Ngonge o quello di Montipò?
“In questo momento siamo contenti che Cyril abbia trovato un altro gol, soprattutto perché ci ha consentito di fare un risultato importante. Abbiamo creato tanti presupposti per chiuderla, è uno dei punti in cui dobbiamo migliorare, perché se queste gare non le chiudi rischi nel finale. Dobbiamo saper chiudere le partite quando le meritiamo”.

Perché dopo il rigore annullato non è stato concesso il corner?
“L’arbitro ha detto che ha fischiato prima: prendiamo atto e andiamo avanti senza pensarci”.

Quanto l’ha sorpresa l’assetto tattico della Salernitana?
“Sapevamo che avevano cambiato nelle ultime settimane, potevamo aspettarcelo. Eravamo abbastanza preparati. Questo però è un aspetto tattico, in partite del genere l’elemento decisivo è quello mentale e nervoso”.

C’è aria di impresa dopo stasera?
“C’è soprattutto grande responsabilità, da parte di tutti. Siamo sulla strada giusta: ci dev’essere però la consapevolezza che il cammino è ancora lungo, non dobbiamo mai dimenticarcelo”.

By Nicola Cosentino

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