Jakub Jankto ha parlato a Le Iene dopo il coming out che ha segnato un momento decisivo nel mondo del calcio che, si spera, possa essere seguito da una normalizzazione dinanzi ad un tema che in questo ambito non gode della libertà che vedrebbe. Di seguito le parole dell’ex Udinese nell’anticipazione de Le Iene riportate da gianlucadimarzio.com.
“Il mondo del calcio sicuramente un po’ è omofobo perché se sono io il primo calciatore è così. Proteggerò sia mia moglie che mio figlio. Lui ora ha 3 anni e mezzo e spero che quando ne avrà 7/8 ci sarà più libertà. La decisione è stata abbastanza importante e sono felicissimo. Per alcuni è una rivoluzione, per me è una cosa assolutamente normale. La reazione della gente? Mi hanno applaudito nella prima partita dopo il coming out quindi le sensazioni sono buone.
Ti vengono a dire certe parolacce, gli ultras sono così. Tanta gente ha paura di dichiararsi ed è questa gente che andiamo anche ad aiutare. Speriamo non sia un boomerang, non voglio neanche pensare sia così. Ci ho messo la faccia e lo farò sempre.
Jankto è poi intervenuto anche sulle parole di Sarri che ha detto che “il calcio è diventato uno sport per fr***”. “Queste parolacce mi sembrano un po’ eccessive, come ha detto Claudio Ranieri, siamo tutti una famiglia. Mi auguro solo che tutto questo diventi una cosa normale, un messaggio positivo”.
