La vittoria dell’Europeo nel 2021 da parte della Nazionale Italiana ha probabilmente destabilizzato e offuscato l’ambiente in quanto al reale valore del gruppo azzurro. Se sotto l’aspetto umano-caratteriale la spedizione che ha sollevato la coppa a Wembley non aveva nulla da invidiare alle principali selezioni di tutto il mondo, diverso è per il valore tecnico-tattico.
Mancini, così come Ventura e Prandelli precedentemente, si è trovato una dura gatta da pelare per le mani. L’Italia fatica a produrre o a formare campioni. Questo ormai appare come un dato di fatto. Per ultima, a conferma di ciò, è arrivata la dura critica da parte di Mancini nei confronti dei club, vista la penuria di attaccanti di livello utilizzabili. Infatti, per provare a colmare tale buco, l’ex Inter si è affidato all’oriundo Retegui. Per questo, oggi, proveremo a capire se è nelle possibilità del tecnico pescare talenti dalla Nazionale Under 21 con i quali avviare un nuovo ciclo.
Mancini, per te pronto un tris d’assi dalla Nazionale Under 21
Le difficoltà contro le quali la Nazionale Azzurra si è scontrata dal periodo immediatamente post Europeo ad oggi sono tangibili. Difficoltà culminate poi dal mancato approdo per la seconda volta consecutiva al Mondiale. Difficoltà che hanno continuato a manifestarsi e a palesarsi in lungo in largo anche nel corso delle amichevoli e delle gare di qualificazione per Euro24 da poco conclusesi.
Per questo è doveroso che il tecnico, per rinforzare e rivitalizzare un gruppo di giocatori che appare ormai spento, attinga da quante più fonti possibili. A partire dagli azzurrini dell’Under 21.
Dalla lista degli ultimi convocati di Nicolato per le gare amichevoli contro Serbia e Ucraina, abbiamo scelto tre giocatori, uno per ruolo, che secondo la nostra redazione possono essere già pronti per la Nazionale maggiore.
Il primo è Destiny Udogie. Il terzino classe 2002, da poco diventato un nuovo giocatore del Tottenham ma lasciato in prestito all’Udinese, si sta mettendo in risalto in questa stagione per alcune importanti doti. La prima è la capacità di adattamento e la duttilità tattica di cui gode. A tutti gli effetti un terzino sinistro, il ragazzo con la maglia bianconera ha dimostrato di poter brillare anche da quinto di centrocampo, da terzo di difesa e addirittura da mezz’ala. La seconda è lo strapotere fisico. Dotato di grande corsa e di una forza atletica fuori dal comune, ha fin qui totalizzato 23 presenze condite da tre gol e tre assist con la maglia dell’Udinese. Diverso il suo minutaggio in Nazionale Under 21, dove ha fin qui disputato solo sei gare. E’ difficile rinunciare ad un giocatore con queste caratteristiche.
Il secondo nome è quello di Nicolò Fagioli. Dopo aver vinto da protagonista un campionato di Serie B con la maglia della Cremonese, il prodotto del vivaio della Juventus è tornato alla casa madre. Dopo un tentennamento durato tutta l’estate, con il club desideroso di rinnovare il suo contratto e di mandarlo nuovamente in prestito per arricchire il bagaglio, il giocatore ha posto come condizione necessaria per il rinnovo la permanenza a Torino. E così è stato. Tanto basterebbe per sottolineare quanto personalità e leadership possono contraddistinguerlo. Ma è impossibile non sottolineare poi come lo stesso sia diventato un punto fermo per Allegri, alternando in campo giocate di classe assoluta a letture tattiche da vero veterano. Oltre ovviamente ad avere qualche gol nelle gambe. Le sue geometrie, a nostro avviso, farebbero molto comode al ct Mancini.
Per chiudere nominiamo una delle sorprese più grandi del campionato italiano, se non la più grande: Tommaso Baldanzi. Classe 2003, il più giovane dei tre, cresce da centrocampista nel fiorente vivaio dell’Empoli. Percorso tutto il tragitto delle Nazionali giovanili, è entrato per la prima volta nell’Under 21 in questo giro di convocazioni. Visto l’apporto avuto dallo stesso con la maglia dell’Empoli, nonostante la precocità, ci sentiamo di dire che un talento del genere per la Nazionale maggiore sarebbe una vera e propria boccata d’aria fresca. Abile come trequartista o ad agire da seconda punta, ha nell’imprevedibilità e nel talento i punti di forza. Una gemma luminosa capace di illuminare tutto ciò che lo circonda nello stretto e agendo tra le linee, si è fin qui reso protagonista di 19 presenze e quattro reti in Serie A.