💥 Il CT Mancini: “Balotelli capitolo chiuso. Attaccanti dispiaciuti? Segnino e li chiameremo”

Il CT dell’Italia Roberto Mancini ha parlato alla stampa a margine di una conferenza dedicata allo sponsor TIM.

Ecco le sue dichiarazioni, riprese da TMW:

“Ho detto che seguiamo tanti giocatori, ma se riusciamo a prenderli dalla Serie A siamo più felici. Il rientro di Immobile? Non è lui il problema, nelle ultime convocazioni è sempre stato infortunato, altrimenti ci sarebbe stato, Credo che la Champions sia un’altra cosa: il Milan ha meritato la vittoria, poi è chiaro che il Napoli non può vincerle tutte, qualche sconfitta può starci.

Gianluca Mancini è stato in azzurro anche quando era all’Atalanta, questo vuol dire che noi crediamo nel giocatore, ma poi vanno fatte delle scelte. Sul discorso che ci siano troppe partite è evidente, ma invece che farle diminuire mi pare che aumentino… Penso che per la Nations League dovremmo stare un po’ meglio, siamo positivi anche perché avremo tempo per prepararla, non era come contro l’Inghilterra che i giocatori sono arrivati lunedì e siamo andati in campo giovedì. È quasi impossibile, perché non puoi veramente fare nulla.

La Nations League è importante. Se siamo arrivati due volte alla fase finale, qualcosa di buono abbiamo fatto. Proveremo a vincerla, prepareremo qualcosa come all’Europeo. Voi avete fatto la lista di giocatori chiamabili in Nazionale? Magari degli attaccanti. Ecco, provate a farla. Qualcuno ci è rimasto male? Non deve succedere, devono pensare a fare gol e verranno chiamati. Il ricorso agli oriundi è una cosa che fanno tutte le Nazionali, é una polemica senza logica.

Siamo stati felici di quello che è successo nel 2021, poi c’è stata la delusione ma poi abbiamo fatto bene in Nations League. Dobbiamo trovare una via di mezzo forse. Balotelli capitolo chiuso? Beh, penso di sì. Zaccagni l’abbiamo fatto debuttare noi, il che vuol dire che ci crediamo. Ci sono delle motivazioni per la mancata chiamata, se è un giocatore è bravo io non mi diverto a non chiamarlo.”

By Emanuele Garbato

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