Paolo Maldini, Direttore dell’Area Tecnica del Milan, ha partecipato in una video-conferenza con moltissimi tifosi del Milan ucraini che vivono a Kiev, incontro avvenuto nell’ambito di una serie di attività portate avanti da Fondazione Milan: “Il sorteggio di Champions? Sapete qual è il problema? Che anche Ancelotti, che adesso è al Real, ha una questione in sospeso a Istanbul (dove si giocherà la finale di Champions, ndr). Subito dopo il sorteggio, mi ha chiamato: “Paolo, ci vediamo a Istanbul, sì?”.
Non sarà semplice, ma penso che la storia del club ci dia la possibilità di crederci. È successo già altre volte. Quando si arriva a marzo-aprile, quando arriva la Champions, si può trasformare una stagione in qualcosa di incredibile. Abbiamo questa possibilità e vogliamo sfruttarla.
L’ingrediente segreto? Non sarà facile, lo sappiamo, ma ci piace sognare. Senza il sogno, probabilmente avremmo vinto meno Champions. Anche nella rosa attuale abbiamo molti sognatori. Ed è positivo che ci siano loro e che ci siano anche quelli più realisti. Anch’io ero un sognatore, quando giocavo. Mi piace sognare, la mia stessa vita è stata un sogno e lo è stata in particolar modo al Milan. Senza sognare, probabilmente anche io avrei vinto meno Champions.
Il rapporto con Shevchenko? Andriy non è solo uno dei migliori compagni di squadra che abbia mai avuto, ma un vero amico per me e per la mia famiglia. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme, anche tante vacanze. Lui per me è famiglia. A Kiev, una città che amo, ho trascorso momenti importanti con Andriy. Ci sono stato anche per la finale di Champions del 2018 tra Real Madrid e Liverpool“.