L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa prima della trasferta contro l’Udinese.
Queste le dichiarazioni, riprese da Gianlucadimarzio.com:
“Sono legato a tanti a Udine. Ci sono squadre in cui sono rimasto per anni. A Roma sette anni, cinque anni allo Zenit, a Empoli, anche a Udine. Si dice che ho un carattere difficile e questo stride un po’. È complicato trovare un altro allenatore che ha girato solo quattro o cinque squadre. A Udine fui chiamato quando c’erano difficoltà: ci salvammo ma l’anno dopo andai altrove prima di tornarci. Saluterà Pierpaolo Marino, con cui ho un legame, ha ragione quando dice che il Napoli di questi livelli parte da lui. I Pozzo mi hanno dato moltissimo, con loro ho vissuto l’inizio della mia carriera. E Sottil è stato mio calciatore e già in campo era leader della squadra. Sono ricordi bellissimi, mi fa piacere ritrovarli in un momento che può determinare molto la nostra storia.
Lo scudetto? Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli. Sin dall’inizio sapevo di aver a che fare con una squadra di purosangue. Sono felice, hanno saputo mostrare subito le loro qualità. Ci sono stati momenti difficili. Questo scudetto è qualcosa che esce dagli schemi: ne trarrà vantaggi il Napoli, la città, ma anche tutti gli addetti a questo sistema. La squadra lo merita, c’è da fare ancora l’ultimo strappo che è la cosa più difficile. Si continua a lavorare come sempre, sapendo che ci sarà da ripetersi anche dopo l’aritmetica. Nessuna divagazione.
Un po’ di timore c’è, ma c’è anche il ricordo di quanto fatto fin qui, delle nostre qualità e delle partite fatte. Non dobbiamo mai perdere il nostro atteggiamento e la nostra convinzione. L’Udinese è brava a fare tante cose, Sottil ha esperienza di campo, hanno fisicità e arrivano con tanti uomini nell’area avversaria. Dovremo stare attenti.”
