🔴⚫ Calabria: “La semifinale di Champions un punto di partenza, Euroderby chance unica”

Il terzino destro e capitano del Milan Davide Calabria ha rilasciato un’intervista a AS alla vigilia dell’Euroderby contro l’Inter.

Ecco le sue parole, riprese da TMW:

“Ho realizzato il mio sogno, anche se ho ancora qualche trofeo da vincere (ride, ndr). Essere il capitano di uno dei migliori club del mondo, essendo cresciuto in una famiglia del Milan, è qualcosa di troppo grande. Il sogno della mia vita”.

Sul lavorare con Pippo Inzaghi e Mihajlovic: “Ho lavorato con Pippo anche nelle giovanili, con lui ho solo bei ricordi, abbiamo ancora un ottimo rapporto. Sinisa mi ha voluto in rosa dopo la preseason: non dimenticherò mai che gli devo molto”.

Su Paolo Maldini: “Quando ero piccolo giocavo con suo figlio e non avevo nemmeno il coraggio di avvicinarmi a Paolo. Adesso abbiamo un rapporto molto sincero: sai che se hai bisogno di qualcosa lui c’è”.

Sul progetto del Milan: “Abbiamo vissuto delle difficoltà, ma gli alti e bassi mi hanno fatto crescere, in un’entità come il Milan le responsabilità pesano di più. Adesso la società è sana, sono arrivati ​​giocatori importanti e, con loro, i risultati. Continueremo a crescere”.

Sulla semifinale di Champions: “È la competizione più importante, ma dobbiamo considerarla come un punto di partenza e consolidarci, disputando questa competizione ogni anno. Ogni derby porta una pressione enorme e giocarlo in Europa è un’occasione unica. È qualcosa che andrà oltre il calcio, ma quello che amo è che c’è rivalità e, allo stesso tempo, enorme rispetto tra le due entità. Non vedo l’ora di viverlo”.

Sul duello contro Kvaratskhelia: “Ci siamo preparati per fermarlo a livello di squadra, chiudendo ogni spazio. E’ un giocatore che ha dimostrato di essere un top player appena arrivato in un club che ha fatto un campionato fantastico, che meritava di vincere e bisogna congratularsi con lui. Nell’uno contro uno è formidabile, ce ne sono pochi in Europa come lui. È stato bellissimo e stimolante”.

By Emanuele Garbato

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