Stefano Turati, portiere del Frosinone, ha parlato a SportWeek della sua passione per l’Inter. Di seguito le sue parole riportate da TMW.
“Vincere la Champions da capitano dell’Inter. Come ho fatto a riconoscermi nella foto in curva nella finale di Coppa Italia? Non lo so (ride). Mi hanno ripreso su Dazn e il giorno dopo mi hanno chiamato non so in quanti… Al Frosinone non mi hanno detto niente. Del resto, a Grosso lo avevo annunciato: mister, io vado a vedere la finale di Coppa.
Volevo pure salire a Milano per il derby di Champions: mister, io per Milan-Inter e Inter-Milan non ci sono! Si mise a ridere pensando che scherzassi, solo che io non scherzavo. Ma all’andata non eravamo ancora promossi in A e non mi ha dato il permesso. Mi sono accontentato del ritorno. La sfida contro l’Inter? Volevo fare la partita della vita. Il momento più emozionante è stato il riscaldamento, che ho fatto con la Nord di fronte.
Devi capire che io ho passato anni in curva, i miei amici sono lì. Pensavo: cavolo, ero uno dei settantacinquemila e adesso sono uno dei ventidue. Mi faceva effetto. È passato quando la partita è iniziata. Al gol di Dimarco? Me ne sono dette di tutti i colori, altro che. Non ci ho dormito la notte. Secondo me è stato un cross sbagliato, ma ormai è passata”.
