Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, è intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera soffermandosi anche sulle possibili novità che potrebbero essere introdotte nel nostro campionato al fine di cercare di attenuare le – sempre consistenti – polemiche arbitrali. Queste – riprese da TMW – le sue dichiarazioni:
“Cosa si può fare? Quando regna la cultura del sospetto, ben venga ogni misura che può eliminarlo. Così è stato per l’audio-VAR, che abbiamo sostenuto con forza. Andrebbe sperimentato anche il challenge”.
Un giudizio sul suo mandato?
“Non spetta a me dirlo. In questi 19 mesi sono state fatte diverse cose: le modifiche alla legge Melandri sui diritti audiovisivi, la programmazione di anticipi e posticipi con finestre predefinite come la Premier, la riforma del campionato Primavera, le nuove regole sulle seconde squadre, la strategia 2030 per la sostenibilità, la sede di rappresentanza a Roma e le sedi a New York e Abu Dhabi per una maggiore internazionalizzazione, il laboratorio per gli stadi, le collaborazioni con l’Anci e col ministero dell’Istruzione, per citare solo le prime che mi vengono in mente”.
Si diverte ancora?
“È un onore e un privilegio rappresentare la serie A, uno dei settori più importanti del Paese dal punto di vista economico, culturale e sociale, che esprime tra le migliori realtà imprenditoriali italiane e straniere. Come tale dovrebbe essere trattato, anche se talvolta è incredibilmente percepito con fastidio e pregiudizi”.
