Luca Percassi, AD dell’Atalanta, ha parlato al Corriere di Bergamo. Di seguito le sue parole riportate da TMW.
“Sì, confermo, faremo un museo dell’Atalanta. Dentro lo stadio, sotto la Curva Sud ora in costruzione”, si legge nelle battute iniziali della chiacchierata.
Il campionato è “interrotto” dalla Supercoppa, in caso di vittoria contro la Fiorentina in semifinale di Coppa Italia l’anno prossimo potrebbe toccare proprio ai nerazzurri di Bergamo: “Sarà una sfida difficilissima. Ma mancano più di due mesi, adesso pensiamo al campionato”. E quando gli viene chiesto di “scegliere” una rivale ideale in Europa League, dice Percassi: “Potessi eviterei le squadre già affrontate. Mi piacerebbe una città nuova… Praga, per esempio”.
Come finirà il mercato della Dea? Risponde chiaro e tondo, l’ad nerazzurro: “I big non si muovono. E capitasse un’occasione per migliorare, siamo pronti. Negli ultimi anni abbiamo fatto tanti investimenti, il mercato è difficile e sempre più caro”. Tra questi, quello su Musso che oggi è in competizione con il cresciuto in casa Carnesecchi: “Sono due portieri validi. Ne hai bisogno, giochiamo in tre competizioni. Non è una novità, abbiamo cercato di averli anche in passato”. Non ci sarà per un po’ Lookman, in Coppa d’Africa: “Serve uniformare le regole, è la conferma. Per un mese perdiamo un giocatore mentre c’è il campionato”.
Il progetto Dea è sempre e da sempre improntato ai giovani: “Da due anni abbiamo avviato una politica di ringiovanimento. Siamo tutti legati al passato, ma non può giocare la storia. E pur facendo questa scelta siamo tornati in Europa per la sesta volta negli ultimi 7 anni. Il merito è di tutti”. Due parole in conclusione sulla figura di Samaden, dirigente leader nel mondo del calcio giovanile passato dall’Inter all’Atalanta: “Era per noi la miglior scelta. La sua attenzione alle società della provincia è un messaggio: per i club del territorio, l’Atalanta c’è
