Adrien Rabiot, freschissimo di duecentesima presenza con la maglia della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali bianconeri. Ecco quanto raccolto da TuttoJuve.com:
“Ricordo quando sono entrato contro il Genoa e ho ricevuto due cartellini gialli e poi un rosso, ma ho comunque vinto. Quell’esperienza mi ha aiutato a crescere. Ci sono stati anche momenti negativi, quando siamo stati confinati in casa a causa della pandemia. È stato anche l’anno del mio primo gol, contro il Milan a San Siro, ma senza i tifosi è stato strano. Non ho potuto festeggiare come avrei voluto.”
WILD HORSE – “È il mio soprannome, la maschera mi è stata regalata da un tifoso della Juventus, l’ho indossata e ce l’ho ancora, la foto è diventata virale. È un ricordo molto bello. Il rapporto con i tifosi è cresciuto nel corso degli anni, ho ricevuto molti regali da loro, significa che sono amato e sostenuto da loro. È importante per noi.”
ALLEGRI – “Mi voleva anche prima del mio arrivo, quando ero ancora al PSG, poi sono arrivato con Sarri. L’avevo già visto l’anno prima, abbiamo parlato e mi voleva in squadra, da lì è iniziato il rapporto con lui. Max è un grande professionista, ci sono pochi allenatori come lui, ho un buon rapporto con lui.”
CAPITANO – “Per me è emozionante indossare la fascia per un club immenso. L’ho indossata con il Milan a San Siro quest’anno, ero emozionato. Uno dei miei ricordi più belli legati alla Juventus. L’ho indossata 4/5 volte, sono orgoglioso di questa cosa”.
RAGGIUNGIMENTO – “Sono arrivato a 24 anni, ora ne ho quasi 29, questo ti fa crescere. Dopo qualche anno, l’allenatore ha scelto di nominarmi vice-capitano, è un messaggio importante e significa che tutti hanno fiducia e mi apprezzano. Quindi cerco di dare il meglio di me, sono orgoglioso. 200 presenze sono tante, è un bel traguardo. Ho sempre cercato di dare il meglio e continuerò a farlo”