L’ex allenatore della SPAL Leonardo Semplici ha parlato ai microfoni di Tuttocagliari circa il suo pensiero sulla lotta salvezza in Serie A. Di seguito le sue parole:
“Il discorso è apertissimo: domenica dopo domenica cambiano le dinamiche e le percentuali di salvezza per le numerose squadre coinvolte. Ora il Cagliari si trova in una situazione di vantaggio rispetto alle altre. Di certo il Sassuolo ha perso una grande occasione a Salerno, dove vinceva 2-0 e si è fatto rimontare. Le vittorie dell’Empoli contro il Torino e, appunto, del Cagliari contro l’Atalanta sono state per certi versi sorprendenti: alla vigilia anche un pareggio sarebbe stato accolto con soddisfazione dai toscani e dai sardi. Il Verona, dopo aver fatto bene la settimana precedente, è scivolato in casa e anche l’Udinese, perdendo con l’Inter, è stata risucchiata nella bagarre. Il Frosinone a mio parere ha ottenuto un buon pareggio contro il Bologna.
Quel che è certo è che chi è davanti adesso è avvantaggiato, perché mi sembra che nessuna squadra, da qui a fine maggio, abbia un calendario significativamente più semplice rispetto alle altre”.
Su Cagliari–Atalanta: “Direi che la chiave, più che tecnico-tattica, è stata caratteriale. Il Cagliari è andato subito sotto, quindi anche psicologicamente poteva risentire del colpo subito. Invece ha mantenuto la calma e non è andato subito all’arrembaggio alla ricerca del pareggio, ben conoscendo la qualità tecniche e lo spessore di un avversario ostico come l’undici di Gasperini. Ha avuto la forza e la pazienza di aspettare il momento giusto per rimettersi in carreggiata. I rossoblù hanno sofferto e lottato da squadra: questo è l’aspetto più importante in assoluto per una compagine che sa perfettamente qual è il suo obiettivo, ovvero centrare la salvezza, se necessario, anche al fotofinish.
Ovviamente poi i cambi operati da Ranieri nella ripresa sono risultati decisivi e hanno consentito al Cagliari di ribaltare il risultato. Ma il grande vantaggio che hanno i sardi rispetto alle dirette concorrenti è senz’altro la straordinaria unità di intenti venutasi a creare tra i calciatori, il tecnico e l’ambiente. Secondo me la spinta del pubblico è stata determinante nel trascinare i ragazzi verso una rimonta probabilmente insperata dopo lo 0-1 di Scamacca”.
