🟣 Palladino: “Ho cercato e chiamato tutti i giocatori: mi odieranno. Ringrazio Berlusconi e Galliani”

Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa di presentazione. Di seguito le sue parole riportate da TMW. 

“Ci tenevo ad aprire la conferenza io, se sono qui oggi a Firenze in questa grande società è motivo di orgoglio. Sono davvero molto emozionato di rappresentare questa società. I ringraziamenti vanno fatti anche al Monza, anche merito loro e dell’opportunità di allenare in Serie A se sono qui. Do merito al presidente Berlusconi, ha creduto sempre in me: sono stato il suo ultimo allenatore e lo terrò nel cuore a vita. Ringrazio il dottor Galliani, un maestro calcistico e umano per me. Mi rendo conto che arrivo in una società con grandissimi tifosi e in un ambiente fantastico”

Cosa ha chiesto alla Fiorentina? Cosa terrebbe e no della squadra di Italiano?
“Sono arrivato preparatissimo, la Fiorentina è una grandissima società e Italiano è stato molto bravo a creare un’ossatura. Merito alla società: è stato fatto un percorso e va portato avanti. Non è tanto la partenza di quest’anno ma ciò che è stato costruito. La rosa è forte, c’è sintonia ed empatia con la società, parliamo ogni giorno e da qui al 30 giugno valuteremo tutto. Siamo in perfetta sintonia, vogliamo lavorare bene e costantemente”.

Ha già parlato coi giocatori?
“Sì, ho parlato con tutti. Mi odieranno… Li ho ricercati in giro per il mondo e chiamati individualmente. Ho bisogno di parlare con loro, prima ho bisogno di capire l’aspetto umano dietro al calciatore. Avere un bel rapporto con loro è fondamentale, a volte ti danno anche idee calcistiche… Amo ogni giorno i miei calciatori, devo farlo perché rendano al 100% in campo. Ho sentito tutti carichi, vengono da una stagione molto intensa e faticosa: ora hanno bisogno di riposarsi ma hanno grande voglia di ripartire e continuare a fare bene”.

Come ha trovato il Viola Park?
“Pazzesco, fantastico. Ho visitato tanti centri sportivi ma credo sia il più bello mai visto: entri qui e ti rendi conto della grandezza e dell’ambizione della società. Il presidente ha costruito qualcosa di unico e voglio citare anche Joe Barone, non l’ho conosciuto personalmente ma ne sento parlare benissimo. Ha messo il cuore in questo centro sportivo, valore aggiunto per noi”.

Tre aggettivi per la sua Fiorentina che verrà?
“Siamo in fase di valutazione e costruzione della rosa. Dopo aver fatto tutto questo possiamo entrare nei dettagli. Ci vuole l’ambizione di fare bene, siamo molto motivati. Abbiamo voglia di continuare a fare bene. La nostra deve essere una squadra che sa giocare a calcio, ambiziosa, che vuole divertire e comandare la partita. Poi sugli aggettivi ragioniamo in stagione, ma vedo positività nell’ambiente e questo mi fa ben sperare”

Ha già idea del suo schema?
“Io non sono un integralista, non uso un solo sistema ma mi piace cambiare. Ho fatto tanti esperimenti nei due anni di Serie A: non credo in un solo sistema di gioco, quanto nei principi. I calciatori devono essere intelligenti a saper giocare e adattarsi anche ad altre posizioni. La Fiorentina ha giocatori che possono farlo: la mia idea è partire da una difesa a tre, 3-4-3 o 3-4-2-1 come preferite. Però la Fiorentina viene da un percorso col 4-2-3-1 e potremmo usare pure quello. In base anche agli avversari studieremo il sistema ma l’ossatura iniziale dovrebbe essere a tre dietro”.

Avete già un obiettivo per il centravanti?
“Ribadisco, con la società c’è sintonia e confronto quotidiano, anche più volte al giorno. Sappiamo bene dove mettere qualcosa, l’attaccante che fa gol sappiamo bene che determina. E so bene che a Firenze sono passati attaccanti di un certo valore: cercheremo di fare il meglio sul mercato. Poi spero che qualcosa possa arrivare…”.

Sa cosa si aspetta Commisso?
“Ho sentito telefonicamente il presidente, oggi in giornata lo risentirò: è sempre presente. Mi hanno sorpreso la sua passione e la sua ambizione, questo centro sportivo ne è la prova. Non vedo l’ora di conoscerlo, me ne parlano benissimo: una persona generosa, con grandi valori. E io ci sono molto attento”.

Dove si colloca Beltran in un 3-4-2-1?
“Ho parlato con tutti i giocatori anche dell’aspetto tattico e quindi pure con Beltran. Per me può fare sia il sottopunta del 4-2-3-1 che la punta. Con lui abbiamo parlato di questo: è un ragazzo disponibile e di grande mentalità. Non è tanto il sistema quanto le caratteristiche dei giocatori ad essere importante”.

Che caratteristiche deve avere il vostro nuovo attaccante?
“La bravura di ogni allenatore è non avere un’idea su un solo calciatore. Deve essere bravo anche a capire chi ha a disposizione e metterlo nella miglior condizione possibile per fare bene. Non dico alla società che mi serve quel giocatore, parliamo delle caratteristiche che servono. Cercherò poi di mettere in condizione i calciatori per poterli sfruttare. A Monza sapendo che avevo Djuric dovevo fare un certo tipo di gioco, se ho uno da profondità ne faccio un altro. Non c’è problema, ci adattiamo a tutto”.

State vendendo Terracciano?
“Ho parlato con lui e gli altri portieri, ho avuto un confronto. Sappiamo di avere dei grandi portieri. Credo Terracciano abbia fatto nella scorsa stagione la migliore della sua carriera, puntiamo forte su di lui. Poi ci può sempre essere un’evoluzione nel mercato ma sono molto felice dei portieri”.

By Alessio D'Errico

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