Il calcio estivo non sempre è sinonimo di sportività e mancanza di competitività.
Lo sanno bene Como e Wolves, affrontantesi ieri in amichevole a Marbella (sede del ritiro estivo della compagine lariana) ma protagoniste di minuti decisamente molto concitati.
Come raccontato da Gazzetta.it, infatti, intorno alla metà del secondo tempo l’attaccante degli inglesi, Daniel Podence, è stato espulso dopo aver sferrato un pugno a un difensore (non specificato) della compagine lombarda: la motivazione dell’insano gesto compiuto dal portoghese sarebbe da ricondurre a presunti epiteti razzisti proferiti dal rivale nei confronti di un compagno, il sudcoreano Hwang Hee-Chan.
Gary O’Neil addresses the incident that overshadowed our first pre-season training game.
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— Wolves (@Wolves) July 15, 2024
Queste le dichiarazioni del tecnico Gary Paul O’Neil sull’episodio:
“Channy è davvero deluso da quanto accaduto, è comprensibile. Ho parlato subito con lui, ho chiesto se voleva far uscire la squadra dal campo o se voleva uscire lui stesso, ma desiderava che la squadra continuasse e fare il lavoro di cui aveva bisogno. È davvero deludente che sia successo, che dobbiamo parlarne e che abbia avuto un impatto sul gioco. Cose del genere non dovrebbero mai accadere. Sono comunque orgoglioso del fatto che Channy abbia voluto continuare e mettere la sua squadra al primo posto in un momento difficile per lui. Avrà tutto il nostro supporto”.
A seguito del match, per la cronaca vinto 1-0 dai britannici, il club ha fatto sapere di essere pronto a effettuare un reclamo ufficiale dinanzi all’UEFA spiegando come “il razzismo o la discriminazione in qualsiasi forma sono completamente inaccettabili e non dovrebbero mai essere ignorati”.
Immediata la risposta del Como.
“Il nostro club non tollera il razzismo e ne condanna ogni forma nel modo più assoluto – spiega Mirwan Suwarso – rappresentante ufficiale della proprietà – . Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Egli ci ha riferito che il commento che ha fatto, rivolgendosi a un suo compagno di difesa, è stato: ‘Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan’. Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio. Siamo delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori del Wolves abbia visto l’incidente gonfiarsi a dismisura.”
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