Pierluigi Gollini, portiere del Napoli, si è raccontato ai canali ufficiali del club. Diversi i temi toccati, dalla passione per la musica a sottolineature puramente calcistiche, come raccolto da tuttonapoli.net: “In Italia c’è tanto pregiudizio. Odio questa cosa che dal punto di vista culturale se uno fa musica non può fare l’atleta a certi livelli, che determinate passioni siano viste in modo negativo. In America è normale che lo faccia un giocatore di basket o di NFL. La musica è una forma d’arte, non deve esserci timore.
Napoli ha una cultura musicale enorme. Il mio cantautore preferito è Pino Daniele, quando vidi su Youtube il video di Napul’ è fu davvero emozionante. E’ una città molto artistica, la musica è tanto presente. Io ho stretto amicizia con Geolier, MV Killa, Yung Snapp che già avevo conosciuto a Milano, quando sono venuto qui mi hanno dato il benvenuto e abbiamo stretto amicizia.
La canzone che ascolto prima di una partita? Quest’anno la canzone che ho ascoltato sempre allo stadio è ‘Give you my love’ di Geolier, la mia preferita nel suo album. È stata la colonna sonora che mi ha accompagnato alle partite.
La festa Scudetto? Era un momento talmente emozionante che in certi momenti cercavo di godermi il momento. Le loro due esibizioni sono quelle che mi sono goduto di più. Quando Geolier suonava noi eravamo giù, ho sentito che toccava a lui e sono venuto su per guardarla. Con Liberato eravamo tutti in campo. È stata magia, momenti che mi porterò per sempre. Più passerà il tempo più ci renderemo conto di quanto è stato speciale.
Cosa farò quando smetterò? Sinceramente la strada della musica non credo, però non so se seguirò la strada del calcio. Ad oggi non mi vedo molto nel mondo del calcio quando smetto. La musica è la mia passione dopo il calcio. Ho un’etichetta, aiuto dei ragazzi a prodursi: quello, se potrò, continuerò a farlo“.