🇮🇹 L’Italia e la penuria di attaccanti: i dati degli ultimi anni

Ha spaccato la critica la convocazione di Mateo Retegui da parte del CT Mancini, stante anche l’indisponibilità di Ciro Immobile. Per una fetta di tifosi e addetti ai lavori chiamare un ragazzo che non conosce il Paese, l’inno e la lingua e che ha sempre giocato in Argentina è stata una scelta sbagliata; per altri, invece, ha rappresentato un modus operandi frequente (Laporte-Spagna ad esempio) ed anche uno schiaffo al sistema che vede giocare pochi italiani, specie attaccanti. Nella zona centrale del reparto avanzato, infatti, c’è il deserto testimoniato dai numeri: ben vengano dunque nuove idee che portano freschezza e gol. Il sì immediato del ragazzo certifica poi la sua voglia di sposare la causa, avvalorata dai due gol consecutivi con Inghilterra e Malta.

I numeri degli attaccanti azzurri negli ultimi anni

Immobile, bomber della Lazio, è sicuramente per gerarchie il titolare di questa Nazionale, ma i suoi numeri con la maglia azzurra non entusiasmano: 55 gare giocate (3.797′), 15 gol (due all’Europeo) e 8 assist. Pochino considerando quello cui ci ha abituato in biancoceleste. Alle sue spalle troviamo Belotti della Roma con 44 partite giocate (2.128′), 12 gol e 7 assist. Tra le altre punte c’è Scamacca, attualmente al West Ham, con 11 partite (452′ giocati) e 0 reti. Decisamente meglio Raspadori, che non è tipicamente un centravanti, ma ha giocato spesso in quella posizione: vanta 17 presenze (870′), 5 gol e 2 assist. Non si può dimenticare l’apporto che ha dato Mario Balotelli alla Nazionale: nel 2012 ha trascinato gli azzurri in finale. Per lui 36 partite (2.483′), 14 gol e 5 assist. Infine abbiamo Moise Kean della Juve con 12 partite (505′) e 4 reti e Willy Gnonto del Leeds con 10 presenze (398′), 1 gol e 1 assist.

Tracciando un bilancio veloce, il migliore attaccante degli ultimi anni è proprio Balotelli, ma meritocraticamente c’è chi sta facendo meglio di lui in questo momento. Lo stesso Retegui, in patria, segna a ripetizione. La scelta del Mancio dunque non è campata per aria. In Under 21, nel frattempo, Colombo e Mulattieri si danno battaglia a suon di doppiette: le speranze future non mancano, devono solo giocare.

By Pasquale Ucciero

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