Luciano Moggi, storico dirigente della Juventus, ha offerto il suo punto di vista in merito alla decisione del club di cambiare allenatore a stagione in corso. Riprendiamo le sue parole da TMW:
Spalletti – “È il migliore disponibile al momento. Questa squadra non ha grande personalità e occorre uno che sappia fare il suo mestiere e che sia credibile: per questo Spalletti è una scelta azzeccata. Poi dipenderà anche dal centrocampo dei bianconeri. Io avrei preso un giocatore in quel reparto e un difensore invece che 3 attaccanti, ma solo chi è dentro la società capisce le esigenze della squadra“.
Tatuaggio – “Sono le classiche stupidaggini che vengono dette in giro e che non hanno ragione di esistere. Sono professionisti, vanno e fanno il tifo per le squadre dove stanno, non c’è niente da eccepire sul fatto che abbia tifato Napoli“.
Juventus – “Manca personalità e di gente che sa guidare la squadra. Ieri ha vinto contro una squadra, l’Udinese, che l’ha favorita con due rigori. Il successo è stato comunque meritato, nel secondo tempo ha spinto di più, ma ora non c’è competitività. Davanti manca qualcosa, manca qualcosa in mezzo e sfortunatamente anche dietro. La Juventus si arrangia, cerca di non subire gol e di fare capolino quando può, ma lo fa poco sennò gli altri si infiltrano e loro subiscono gol. Sono stati più deleteri quelli presi di quelli fatti“.
VAR – “Io e Allegri quando venne fuori il VAR uscimmo allo scoperto, dicendo che era soggettivo perché c’era un arbitro che arbitrava in campo e uno in tv. È abbastanza scombinato ora perché cambiano le regole e si confondono sia quelli in campo, sia quelli al VAR. Sarebbe meglio rivedere questo VAR. Il fuorigioco e il gol-non gol sono oggettivi, le altre cose no ed è naturale ci sia confusione. Non voglio accusare chi sta in campo e chi sta al VAR, ma credo che meno regole si cambiano e più tranquillità c’è“.
Polemiche – “È semplice. Quando veniva fuori il VAR tutti hanno detto: ‘Menomale, almeno la Juventus non avrà più i favori di prima’. Adesso gli stessi che dicevano queste frasi maledicono il VAR quando non funziona qualcosa ai loro danni. Il calcio è anche questo, va preso così, è per certi versi intrattenimento. Comunque c’è confusione perché è in confusione chi lo gestisce“.

