Leandro Bacuna, capitano della nazionale del Curacao, che ha appena raggiunto uno storico traguardo qualificandosi ai Mondiali, ha rilasciato un’intervista a The Athletic prima della sfida che ha regalato questo trionfo al piccolo stato nel mar dei Caraibi:
“Tutto è iniziato come un qualcosa simile a un sogno di qualificarci per il Mondiale. Abbiamo iniziato a convocare giocatori dai Paesi Bassi, perchè siamo un’isola caraibica olandese, possiamo avere la doppia nazionalità”.
“Abbiamo iniziato a chiamare giocatori che non erano abbastanza forti per giocare per la Nazionale olandese, ma potevano giocare con il Curacao. Questo è come cominciato e ora tutti vedono questo come se fosse una grande cosa. Per questo siamo veramente orgogliosi”:
“Abbiamo ancora molte famiglie qui (in Curacao) e sono molto, molto presenti, nonni, zie e zii. È davvero movimentato al momento”.
“Non mi aspettavo che arrivassimo al Mondiale. L’ho detto a Kenji Gorre, l’ho sognato per almeno due o tre settimane. Non mi sarei aspettato di avere a che fare con l’esperienza di giocare le ultime due partite. Alla fine, ora ci siamo. Sono tutto il giorno nella mia stanza, e voglio uscire, allenarmi e giocare questa partita. La voglio fatta e finita, capisci? Voglio essere lì”.
Che dire? Missione compiuta con successo. Il Curacao è nella storia.
