Come sottolinea anche l’edizione odierna del Messaggero Veneto, l’Udinese è stata deferita nelle scorse ore dalla Procura Federale in relazione all’acquisto di Rolando Mandragora dalla Juventus nel 2018.
Al club friulano è imputata la presunta responsabilità diretta per violazioni disciplinari ascritte ai dirigenti tesserati dotati di poteri di rappresentanza, Stefano Campoccia e Franco Collavino, all’epoca dei fatti rispettivamente vicepresidente e consigliere.
Il comunicato del club
“Udinese Calcio, in merito a quanto comunicato dalla FIGC relativamente al deferimento della Società e di alcuni suoi tesserati nell’ambito della cosiddetta “operazione Mandragora”, manifesta stupore per la decisione e valuterà le azioni più opportune da intraprendere nel procedimento sportivo, nel rispetto delle tempistiche previste. Udinese ribadisce fermamente la correttezza e la rasparenza del proprio operato e di quello dei suoi tesserati”.
Cosa rischia l’Udinese
Al contrario di quanto avvenuto qualche tempo fa per la Juventus nel caso plusvalenze, l’operazione in questione rappresenta un caso isolato e dovrebbe limitarsi a una semplice ammenda per violazione degli articoli 4 (lealtà, correttezza e probità) e 31 (illecito amministrativo) del Codice di Giustizia sportiva. Probabile anche l’inibizione per i due dirigenti bianconeri coinvolti.
