😯 Nagelsmann e gli altri: gli esoneri più clamorosi degli ultimi anni

Ribaltone clamoroso sulla panchina del Bayern Monaco che farà discutere a lungo. Julian Nagelsmann è stato esonerato dai bavaresi, al suo posto Thomas Tuchel. A primo impatto i risultati sportivi sembrano centrarci poco con la scelta del club: il Bayern attualmente è ai quarti di Champions, dopo aver eliminato il PSG, e se la dovrà vedere col City di Guardiola; in campionato non c’è il solito dominio visto che il primo posto è occupato dal Borussia Dortmund, ma tutto il tempo per rimontare il piccolo svantaggio. Vi è dunque ben altro dietro la drastica decisione del Bayern e diverse sono le tesi discordanti: anche in dirigenza Salihamidzic parla di motivi disciplinari, Kahn di motivi sportivi, poi qualcuno tra gli addetti ai lavori sostiene addirittura che il club avesse paura di vedersi sfuggire in estate Tuchel, ambito da tante big. Quello che contano sono i fatti e per molti questa notizia ha rappresentato un fulmine a ciel sereno.

Gli altri esoneri più clamorosi degli ultimi anni

Nagelsmann non è solo. Negli ultimi anni – in seno ai big club – qualche esonero clamoroso c’è stato: ad esempio la vicenda Conte – non si trattò di un vero e proprio esonero – che decise nel 2014 di dimettersi dopo pochi giorni di ritiro da allenatore della Juve. Il tecnico salentino è ancora al centro del dibattito, in quanto ha rescisso consensualmente il contratto col Tottenham. Ancelotti, invece, arrivato in pompa magna al Napoli fu esonerato da De Laurentiis nonostante il passaggio agli ottavi di Champions, fermo restando le deludenti prestazioni in campionato; stessa sorte avuta col Bayern Monaco, dove era alta la tensione con i senatori dello spogliatoio e al Real Madrid dopo aver conquistato l’anno prima la “Decima”. Mihajlovic fu cacciato da Berlusconi nonostante la conquista della finale di Coppa Italia che avrebbe meritato di giocarsi. Al suo posto Brocchi che non lasciò alcun segno indelebile. Anche l’esonero dello stesso Tuchel da parte del Chelsea ha fatto storcere il naso a molti, considerando che Potter, il suo successore, non sta facendo faville.

Per il resto in genere la tendenza di una big è quella di dare continuità arrivando fino in fondo alla stagione con lo stesso allenatore. A volte ci vuole un po’ di coraggio nel difendere le proprie scelte, ed è ciò che ha fatto l’Arsenal con Arteta. Il tecnico spagnolo era bersagliato alla luce dei primi risultati deludenti e adesso molto probabilmente riporterà i Gunners sul tetto d’Inghilterra. La pazienza non è da tutti!

By Pasquale Ucciero

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