🚨 Dietrofront Lega sul pallone arancione, l’Aidacon è soddisfatta: “Proteste accolte, venivano lesi i diritti dei tifosi!”

L’ANSA, tramite una nota, ha annunciato la felicità dell’Aidacon e dell’associazione daltonici per la decisione della Lega Calcio di aver rinunciato all’utilizzo del pallone arancione per le partite di Serie A. Di seguito il comunicato integrale.

LA NOTA DELL’ANSA

“(ANSA) – NAPOLI, 29 DIC – La Lega calcio fa marcia indietro sul pallone arancione, introdotto per dare un “impatto visivo forte e distintivo in campo” al posto del tradizionale bianco o giallo. Dopo le proteste formalizzate anche dall’Aidacon consumatori e dall’associazione “Come vedono i daltonici”, stamane – secondo quanto riferisce la stessa associazione – è arrivato il dietro-front da parte del presidente di Lega: “abbiamo ricevuto tante giuste proteste, – ha detto Ezio Maria Simonelli – ci sono persone che non riescono a distinguere. Abbiamo chiesto al nostro fornitore di anticipare la fornitura di nuovi palloni con un colore che si possa vedere, quello arancione non è stata una scelta felice, si tornerà al giallo o al bianco”. Il pallone arancione era considerato all’avanguardia perché utilizza una tecnologia che gli permette di mantenere la sua forma e gli consente un minore assorbimento di acqua ma si è trattato di un vero e proprio autogol: nessuno aveva fatto i conti con i tifosi daltonici. 

Chi ha questo problema infatti ha difficoltà nel riconoscere alcuni colori su altri: distinguono soltanto i colori giallo e blu sul rosso e sul verde, pertanto la sfera arancione appare dello stesso colore dell’erba. Soddisfazione è stata espressa da Aidacon, nella persona del suo presidente Carlo Claps: “Tantissimi tifosi si sono sentiti lesi nei loro diritti di consumatori, soprattutto quelli che da casa hanno sostenuto notevoli spese per abbonamenti annuali con le piattaforme tv. Le nostre sollecitazioni sono state finalmente accolte, non era tollerabile che la massima serie calcistica italiana ignorasse le esigenze di inclusività e qualità visiva della sua utenza, causando un danno economico e morale agli abbonati”.

By Daniele Bertoni

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