Wladimiro Falcone, portiere del Lecce, ha parlato dell’avvio di stagione della squadra allenata da Eusebio Di Francesco e della sua esperienza in giallorosso.
Questo quanto ripreso da calciolecce.it:
“A inizio stagione ho fatto un patto con me stesso, dicendomi di dover dare il massimo anche questa volta. Perché devo dare tutto e dimostrare ancora tanto. Penso i miei compagni si sentano al sicuro con me in porta, anche se a volte posso sbagliare, ma sento la loro fiducia totale. Un portiere vive di responsabilità e nel mio caso è doppia essendo capitano. Ma caricarmi sulle spalle la squadra nei momenti difficili è uno stimolo ulteriore”.
“Le neopromosse si sono rinforzate, sarà ancora più difficile. Vedete la Cremonese che ci ha tolto il nostro Baschirotto. Se dovessimo raggiungere la quarta salvezza di fila sarà ancora più bello”.
“Quella è stata la chiusura di un cerchio. Per un romanista come me, poi, uscire dall’Olimpico da eroe contro la Lazio è stato bellissimo”
“Abbiamo tanti calciatori nuovi giovani a cui va dato tempo di amalgamarsi con il gruppo e capire le indicazioni del mister. Contro il Bologna si è visto quello che è il gioco di Di Francesco, una squadra diversa e spero sia solo l’inizio di un nuovo percorso. Conosco il mister dai tempi della Sampdoria, si è calato nella nostra realtà, ha un grande staff e speriamo sia cambiato il nostro trend dal 2-2 di domenica”.
“Segnare all’ultimo secondo è il sogno che ha ogni portiere. Ho chiesto insistentemente il via libera per salire, mi è sembrato un dejà vu di Lecce-Bologna del 2023 in cui mi sono procurato il rigore. Camarda? Sono contento per lui, è un ragazzo con la testa sulle spalle che s’impegna tantissimo. È talmente maturo che non sembra avere 17 anni. Penso che sarà il primo gol di tanti altri e avrà grande carriera”.
“Il presidente ha realizzato un grandissimo progetto, pensa solo al club e sono onorato di avere un numero uno come lui. La nuova struttura è un passo in avanti per un futuro grandioso, siamo felici di poterla utilizzare”.
“Quanto accaduto a Graziano Fiorita ancora non ce lo spieghiamo. E nello spogliatoio abbiamo deciso di non parlarne. Lui è sempre con noi e continuiamo ad andare avanti nel suo ricordo. È stato bello vedere le tante squadre che gli hanno reso omaggio”.