Come di consueto in occasione della sosta Nazionali, al primo giorno di raduno il CT dell’Italia Gennaro Gattuso ha parlato dal ritiro di Coverciano.
“Non sarà una scampagnata, non siamo qui 7-8 giorni per passeggiare… Voglio vedere massimo impegno, sono partite ufficiali e noi indossiamo la maglia azzurra. Metteremo in campo alla prima chi ha avuto poco spazio e poi nella seconda cambieremo ancora qualcos’altro. Noi dobbiamo pensare a noi, non alla Norvegia. A farci trovare pronti”.
Che indicazioni hai avuto dalle gare che hai visto recentemente?
“Gente come Zaniolo, Palestra e tanti altri giocatori hanno fatto cose interessanti. Poi le scelte vengono fatte con un criterio e mi piace lavorare con chi è qui da un po’ di tempo, ma le porte di Coverciano sono aperte per tutti. Noi guardiamo tutti”.
Come ti prepari a vivere quattro mesi senza panchina?
“Stamattina abbiamo messo giù il programma fino al 15-16 gennaio, andrà a vedere la Supercoppa in Arabia Saudita. Ci prepariamo così, vedendo partite e girando. Continueremo a vedere i match”.
Fisicamente ora Chiesa sta bene…
“Io parlo spesso con lui e bisogna rispettare le scelte, le problematiche che ognuno di noi ha. Io so bene cosa ci diciamo, devo rispettare ciò che mi dice il giocatore. Altro non posso dire, ma la verità è questa”.
Quindi è una scelta più di Chiesa?
“Sì, sì… E’ di facile lettura”.
Si può anticipare l’ultima giornata prima dei play-off di marzo?
“Non si può fare”.
Senti i club al tuo fianco?
“Questo mese abbiamo lavorato 4-5 giorni di fila su tutto il programma, non c’è lo spazio. Si potrà trovare uno spazio a febbraio per stare 1-2 giorni qui, sperando di riuscirci. I calendari sono pieni. Sarà noi essere bravi, andare a trovare i ragazzi, andare a cena con loro. Riuscire a gestirla così. Ci stiamo lavorando, anche la Lega Serie A vuole darci una mano ma è molto difficile. Ora siamo all’undicesima giornata, ci ritroveremo alla 30esima. E’ tantissimo tempo, lo sappiamo, ma la situazione è questa”.
Ci sarà alternanza di moduli?
“Quando una squadra riesce a fare più di un modulo è meglio, ci saranno due squadre con due moduli differenti”.
Hai trovato un regista?
“Intanto Barella è con noi, la prima non la fa. Ho parlato con Tonali già dieci giorni fa e non possiamo permetterci di perdere un giocatore come lui, la vedo molto difficile possa giocare con la Norvegia causa diffida. Locatelli per me è un regista, Ricci è un regista e può fare anche la mezzala”.
L’assenza di Kean spezza l’esperimento più riuscito. Ti preoccupa il fatto che non possa giocare? Il ritmo del calcio italiano è più basso, perché a tuo avviso?
“La tattica nel nostro campionato la fa da padrona, ci sono allenatori bravissimi a livello tattico. Ci sono molto meno spazi, non c’è campo e difficilmente puoi giocare a campo aperto. Questo ti porta a vedere cose diverse. Su Kean nulla, non doveva giocare la partita di Coppa, l’han buttato dentro, ha rischiato e ha preso questo colpo dove aveva già fastidio. Dispiace, ma abbiamo attaccanti forti che ci hanno dato una grandissima mano. Ci aspettiamo tanto da chi è qui”.
Perché Berardi non c’è? Il tifoso si diverte meno guardando queste partite?
“E’ complicato giocare da noi. Ci sono allenatori maestri a livello tattico, quando trasmetti palla e c’è poco spazio. Io mi diverto molto quando una squadra passa in vantaggio, così l’altra si apre e si inizia a vedere qualcosa di diverso. Berardi come gli altri, nessuno mette in dubbio le sue qualità. Lo sto seguendo, so cosa ci può dare ma poi faccio delle scelte. Sappiamo le sue qualità, vediamo”.
Cosa si aspetta da Scamacca? Che partita è quella con la Moldova?
“Mi aspetto una gara difficile, sicuramente cambieremo qualcosa. La trappola è sempre dietro l’angolo, lo sappiamo bene. Scamacca non mi deve dimostrare nulla, sa come mi piace vedere gli allenamenti, cosa voglio. Se è qui è perché credo fortemente in lui. Ha attraversato momenti difficili, ma è un giocatore che riesce a fare cose importanti. Mi aspetto faccia le cose per bene”.
