Luciano Spalletti, come già ampiamente emerso, è in pole position per diventare il nuovo allenatore della Juventus. Sottolineato ciò, scrive “La Gazzetta dello Sport”, non mancano le alternative: “Igor Tudor se ne va una mattina di fine ottobre per colpe sue e per responsabilità altrui: non dargli l’assist di una presenza o di una voce nel momento più delicato lo ha lasciato solo ed esposto ai quattro venti. La Juve, da ieri, aggiunge il peso economico di un nuovo tecnico e di un nuovo staff a bilancio così come aveva fatto, lo scorso marzo, quando fu messo alla porta Thiago Motta con i suoi uomini. E, la Juve, aggiungerà, forse già oggi, il peso economico di un nuovo contratto per la panchina dell’immediato futuro: l’aumento di capitale alle porte servirà anche per questo. Luciano Spalletti scatta in pole position, alle sue spalle la grigia di partenza è ridotta ad una sola fila: Raffaele Palladino e, più staccato, Roberto Mancini provano a scaldare il motore. L’ex allenatore di Monza e Fiorentina è nella lista del direttore sportivo alla Continassa, François Modesto: Palladino rappresenterebbe una scommessa low cost, ma proprio per questo qualcosa di molto rischioso nel momento in cui sbagliare ancora una volta scelta sarebbe imperdonabile. Modesto e Palladino hanno vissuto insieme l’esperienza in Brianza e al dirigente bianconero non dispiacerebbe ricominciare una parentesi fianco a fianco. Oltre Spalletti c’è Palladino, oltre Palladino ecco Mancini: il ct del trionfo di Wembley agli Europei del 2021 sposerebbe il progetto Juve senza esitazione, ma il club non è andato più in là di qualche sondaggio nelle scorse ore”.
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