Antonio Conte, tecnico del Napoli, è un fiume in piena al termine della sfida contro il Bologna. Queste le sue parole dopo la brutta sconfitta del Dall’Ara.
Show in conferenza stampa: “Parlerò con il club”
“Se si perdono cinque gare, significa che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Qualcosa bisogna fare, perché non ho voglia di accompagnare un morto, Io sono il primo eventualmente e prendermi responsabilità. Non vedo alchimia ma ognuno che pensa al proprio problema. Trapianti di cuore non si possono fare. Ognuno di noi deve ritrovare lo spirito, il cuore, la cattiveria. Le cose si fanno ma bisogna vedere come si fanno. Una cosa è fare il compitino, un’altra è giocare in una squadra con altissime aspettative. Ognuno sta pensando al suo orticello, l’avevo già visto questo e quindi voglio parlare bene con il club. Non bisogna dimenticare che dopo il terzo scudetto il Napoli è arrivato decimo ma questo non penso sia stato di grande insegnamento.
A volte – riporta la Gazzetta dello Sport – si pensa che dall’oggi al domani il brutto anatroccolo poi diventi cigno. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario e di assoluto valore, adesso stiamo continuando a lavorare ma dobbiamo chiederci come, se c’è l’entusiasmo e la voglia giusta o ci stiamo crogiolando sulla vittoria del passato e pensiamo di essere favoriti. Sicuramente non abbiamo l’energia della passata stagione, lo sanno benissimo i ragazzi cosa penso in proposito. Mi dispiace che non sto riuscendo a cambiare questa tendenza nei quattro mesi che sono trascorsi, perché vuol dire che non sto facendo un buon lavoro o qualcuno non vuole sentirlo.
Sicuramente il Bologna ha avuto più energia in tutto, ciò che dispiace constatare è proprio questo, c’era più voglia e più entusiasmo. Ci deve far riflettere, perché è la quinta sconfitta in stagione. Significa compiere riflessioni, alcune le abbiamo già fatte. Loro avevano giocato giovedì tra l’altro, sembravano avvelenati. Noi invece abbiamo fatto il compitino finché siamo rimasti sul pari e poi ci siamo sciolti. Dobbiamo avere un’energia diversa rispetto a quella che sto vedendo dall’inizio dell’annata.
Hojlund? Sinceramente non mi è dispiaciuto, forse è stato il migliore in campo per me: ha tenuto botta, ha attaccato la profondità. Lucumì ha fatto fatica a tenerlo. Poi se chiudiamo la prestazione sul fare o meno gol allora il discorso è diverso. Avevamo preparato alcune cose, avremmo dovuto supportarlo di più. Rasmus ha gestito diversi palloni, noi siamo mancati. La sua partita per me è stata buona”.
Le sue parole a DAZN
“Sicuramente loro hanno avuto più energia in tutto. Dispiace constatare che loro avevano più voglia ed entusiasmo, è ciò che mi dispiace di più e ci deve far riflettere. È la quinta sconfitta da inizio anno, non la prima, ci sono delle riflessioni da fare, che già ho fatto con i giocatori. Abbiamo fatto il compitino fino a che c’è stato equilibrio, poi ci siamo sciolti. Tra l’altro loro hanno giocato in Europa giovedì. Hojlund? Forse è stato il migliore in campo, ha tenuto botta e ha dato profondità. Non mi è dispiaciuto affatto, non si può ridurre tutto al fare gol. Bisognava supportarlo di più. Sono preoccupato, c’è poco da dire.
Una squadra che viene indicata come protagonista assoluta e perde 5 partite, significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Dopo uno scudetto, siamo arrivati decimi, non bisogna dimenticarlo. Un anatroccolo non diventa cigno dall’oggi al domani. Dobbiamo chiederci come stiamo continuando a lavorare, con l’entusiasmo giusto o crogiolandoci sul fatto che abbiamo vinto. Non abbiamo quell’energia positiva che c’era l’anno scorso, mi dispiace che non sto riuscendo a cambiare questa energia, non sto facendo un buon lavoro o comunque qualcuno non vuol sentire”.
