Luciano Spalletti, tecnico della Juventus, ha presentato in conferenza stampa la sfida di Champions League contro il Pafos. Queste le sue parole, riportate da TMW:
Che partita si aspetta?
“Prima di tutto è una squadra tosta. Ha molti portoghesi e brasiliani nella sua squadra. È una squadra che ha fatto brutta figura solo contro il Bayern. Poi ha preso pochissimi gol nonostante abbia avuto avversari top. Sono una squadra tignosa e vogliosa di metterla a livello fisico. Poi hanno organizzazione sui calci piazzati. Sui 4 gol fatti 3 li hanno fatti su calcio piazzato. Nel reparto offensivo sono molto forti. Dobbiamo essere bravi a non subire le ripartenze e hanno qualità di ribaltare la situazione”.
Sulle difficoltà del vostro attacco?
“I numeri sono quelli non desiderati sia a livello di risultati che individualità. Io ora ho più conoscenza dei giocatori e questo è fondamentale. Sono migliorate alcune cose e non siamo bravi a ripeterle spesso nelle partite. Dobbiamo fare e riconoscere di più alcune cose. Poi ho visto fare delle buone cose ai nostri attaccanti. Noi domenica abbiamo fatto un bellissimo gol e dobbiamo convincerci di questo e riproporlo”.
Si aspettava queste difficoltà?
“Io ho le stesse certezze di quando ho accettato di venire a fare l’allenatore della Juve. Più conosco questa squadra e più mi arrabbio e mi tranquillizzo allo stesso tempo”.
Su Bremer e Rugani?
“Io sto aspettando entrambi a braccia aperte. Saranno convocati e andranno in panchina, però non posso dire se potranno giocare. Domani loro se non entreranno si alleneranno e poi si cercherà di aumentare il minutaggio”.
Ha provato a stimolare qualche giocatore?
“Su Yildiz io sono convinto che possa ancora tirare fuori ancora di più. Lui ha dei margini di miglioramento incredibili e sono un po’ le stesse cose che dicevo a Kvara e può diventare un super top. Tipo domenica che è andato a fare un gol non facile. Ho giocato senza attaccanti ma non per pungolarli, perchè io volevo vincere la partita. Io ero convinto che fosse il sistema giusto, ma non ho avuto il risultato che volevo e ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra”.
Thuram in difficoltà fisica e tecnica?
“Non lo so. Thuram è un calciatore forte, un calciatore top che ha fatto una buona partita domenica, perché la sua fisicità l’ha messa e ce l’ha messa in maniera differente di altre volte. È un calciatore di cui ne abbiamo bisogno di testa, un calciatore che ha quello strappo nella guida della palla ma deve migliorare anche senza palla. Perché è un qualcosa che può creare degli spazi importanti alla squadra. Professionista top. Per cui per me Thuram piace totalmente. Però poi è chiaro che in alcuni momenti dentro la partita si ha dei momenti migliori o dei momenti peggiori. Però io non l’ho visto fare una cattiva partita nell’ultima disputata a Napoli. Per me ha giocato una buona partita, mettiamola così”.
Sta pensando al 4-3-3?
“Ora conosco un po’ di più la squadra anche se per fare un allenamento con tutta la squadra nelle stesse condizioni è difficilissimo, però ho sempre la disponibilità del settore giovanile che mi sta aiutando tanto. 4-3-3? Il calcio assomiglia sempre meno ai numeri ed è solo una questione di passaggio, perchè tutte le squadre ti vengono forte. Adesso c’è una continua rotazione che ti farà cambiare poco anche se avere un difensore di più destro mi permetterà tante cose come non far giocare spesso Kelly con il destro”.
Questa squadra perde entusiasmo troppo facilmente? David ha bisogno di continuità?
“È un po’ il rido e strillo di cui parlavo prima. A volte modificano quello che è il loro status. Ho avvisato i ragazzi perchè adesso devo forzare di più. David ha bisogno di 5 partite? Anch’io ho bisogno di allenare 5 volte il Real o Barca per dimostrare che sono un allenatore forte. Non funziona così”.
