Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa per analizzare la sconfitta del Maradona contro il Napoli.
Questo quanto ripreso da calcionapoli24.it:
“Abbiamo fatto poco per le nostre possibilità, ma ci è capitato qualche volta di parlare di alcune situazioni: c’è lo stesso comportamento, abbiamo rifatto le stesse timidezze nel far circolare palla e dopo il pareggio. Abbiamo fatto la prova di mettere due rapidi avanti, è andata come tutta la partita: c’erano momenti in cui si poteva e non siamo stati bravi a portarla sulla strada che volevamo. Persi troppi palloni in maniera banale, non abbiamo fatto valere la superiorità numerica in mezzo al campo. Poi nel secondo tempo meglio con David, ma ci siamo scoperti ed abbiamo lasciato la difesa staccata, e nel 3vs3 loro hanno vinto molte partite, hanno qualità fisicità e velocità. Abbiamo pareggiato, preso in mano la partita per essere più incisivi: non ci siamo riusciti, siamo stati poco determinati.
Le scelte iniziali? L’ho detto, volevo farli giocare in mezzo ai tre difensori loro ed avere un centrocampista in più, per giocare uomo su uomo in caso di pressing. Si parlava tanto di Yildiz centrale, aveva l’uomo dietro le spalle senza la sensazione corretta e non ha sfruttato tutte le sue qualità, e nemmeno noi lui. Il risultato è stato questo.
Il cambio di Yildiz? Sette giorni fa mi avete chiesto se dovesse riposare, abbiamo messo Openda che è stato pagato 45-50 milioni: è il giochino dei sinonimi e contrari, deve fare di più anche lui, ha fatto gol e ci può dare tanto, se la squadra ha bisogno di queste vampate ed intuizioni forse anche lui deve farne di più.
Koopmeiners braccetto? Discorso a chi piange di più, si ha fuori tre centrali da otto mesi. Non si può fare diversamente, e lui sta facendo quello che deve fare, sa imbucare e costruire l’azione e mi sta convincendo. Poi il pensiero s’era avuto che con Neres negli spazi larghi poteva succedere qualcosa, ma ho fuori Gatti, Rugani e Bremer. Non posso fare sostituzioni se non recupero qualcuno. A me Koopmeiners è piaciuto nonostante l’uno contro uno, a volte i grandi giocatori ti mettono in difficoltà.
Emozioni del ritorno al Maradona? Io mi emoziono facilmente, la perdo in un attimo e torno a fare ciò che devo fare. Io qui sono venuto spesso anche quando non ve ne siete accorti, ho tanti amici qui che mi porterò sempre dietro. A Napoli ci continuo a tornare, anche ieri ho usato qualche aggettivo bello: è una storia che rimarrà sempre così, hai voglia a tentare di dimenticarla. I napoletani non dimenticano, è stata troppo bella per come è venuta. A mio favore voglio dire: quella storia lì non è solo il risultato, ma anche i soldi tornati nelle casse del Napoli per ricreare una squadra fortissima. So quanto si è fatto bene nel valutare certi giocatori per cambiare i conti e cambiare tutto, per portare un grande vantaggio economico per un futuro migliore.
Zhegrova? Non ci sono problemi, poi lo faccio giocare dall’inizio e si accorge del problema: è un calciatore da ultimi 15 metri, le sue qualità sono immense e viene da un infortunio che l’ha tenuto tantissimo fermo. Questa settimana l’abbiamo tolto dagli allenamenti per dei dolori, è da tanto che non si allena a grandissimi ritmi. Ha qualcosa di fulminante, vorrei farlo giocare di più ma è questione di condizione. Quando la squadra avversaria prende palla e te lo porta nella tua metà campo, riportarlo sopra non è semplice: andrebbe supportato da una condizione fisica migliore. Ma sono curioso di vederlo e farlo giocare di più.
Problema dei gol? Serve capire come comportarci in tutto il campo, non solo davanti alla porta: riportare subito alla verticalizzazione, pressare, avere un vantaggio se riconquisti subito la palla, perchè devono rifare le marcature. Noi invece si resta sulla linea difensiva, non si sfrutta il vantaggio tattico. Bisogna fare dei passi in avanti, non c’è un problema del gol perchè lo abbiamo fatto anche oggi. Banale prendere un gol come il secondo di oggi, il blocco squadra deve funzionare meglio e acchiappare cose in velocità.
Come ho trovato cambiata Napoli ed il Napoli? Sulla terrazza dell’hotel l’ho guardata per il tempo che avevo, qui sono arrivato all’ora della partita per organizzare cose fatte bene e non ci sono riuscito. Fischi? Uguale, io voglio bene a tutti”
