La Lazio, uscita vittoriosa dal big match contro il Napoli, vola grazie ad un gol capolavoro di Vecino che fa seguito alla gemma di Luis Alberto contro la Sampdoria. 6 punti preziosissimi nella rincorsa Champions che vede i biancocelesti terzi a meno due dall’Inter. Il dato che però risalta maggiormente all’occhio riguarda la solidità difensiva e i numerosi clean sheet. Gli uomini di Sarri, infatti, possono contare sulla seconda miglior difesa del campionato: 19 reti subite, dietro solo al Napoli con 16 gol concessi.
Certezza Provedel: ennesima porta inviolata
Gran parte del merito, evidenziando comunque l’apporto di Romagnoli, Casale, Lazzari e co., va ad Ivan Provedel. Arrivato per pochi milioni dallo Spezia, il portierone ha scalzato sin da subito Maximiano (giunto nella capitale per fare il titolare). Il portoghese si è fatto espellere alla prima giornata di campionato e da lì l’ex Juve Stabia è subito balzato in testa alle gerarchie. Provedel ha saltato solo le due gare di Coppa Italia e le due di Conference League (andata e ritorno col Cluj), dove ha giocato il suo collega di reparto; per il resto è stato sempre presente (2.782′ giocati), meritandosi anche la convocazione in Nazionale.
Nell’ultima partita, “al Maradona” di Napoli, ha salvato i suoi con un prodigioso intervento sul colpo di testa ravvicinato di Kim, dopo la traversa di Osimhen, mettendo a referto l’ennesimo clean sheet. Il dato è da record in quanto su 31 partite giocate in stagione, in ben 15 occasioni Provedel ha tenuto la porta inviolata. In pratica la metà, quasi una gara su due. Tra campionato e girone di Europa League, il friulano ha subito 30 reti concedendo solo in 9 occasioni due o più gol. Dà sicurezza a tutto il reparto ed è spesso decisivo, dando prova di grande reattività e senso della posizione. I suoi numeri sono molto simili a quelli di Meret (15 clean sheet) ma il numero 1 dei partenopei ha giocato 2 partite in più. Sicuramente Ivan rappresenta uno dei migliori portieri italiani del campionato e può aiutare i biancocelesti a raggiungere l’obiettivo principale: entrare tra le prime quattro.
