Incredibile quanto accaduto in Malesia con la FIFA che ha sanzionato e punito severamente la Federazione per un motivo assurdo. Di seguito la ricostruzione.
La FIFA ha colpito duramente la Malesia per aver schierato giocatori non convocabili, infliggendo tre sconfitte a tavolino e una pesante sanzione economica. L’annuncio è arrivato oggi attraverso un comunicato ufficiale della Federazione calcistica malese (FAM), che ha confermato le decisioni prese dall’organo di governo del calcio mondiale.
Nel dettaglio, la FIFA ha trasformato in sconfitte per 3-0 tre risultati ottenuti dalla Malesia: le vittorie casalinghe in amichevole contro Palestina e Singapore e il pareggio contro Capo Verde. Alla base della decisione c’è l’utilizzo in partite ufficiali di giocatori accusati di aver mentito sulla nazionalità. L’indagine ha portato alla sospensione di sette calciatori nati all’estero, che avrebbero presentato documenti falsi per dimostrare un’origine malese fasulla e poter così essere convocati in nazionale.
I giocatori coinvolti sono Hector Hevel, Jon Irazabal, Gabriel Palmero, Facundo Garcés, Rodrigo Holgado, Imanol Machuca e Joao Brandao Figueiredo. Secondo le conclusioni dell’inchiesta, nessuno di loro avrebbe in realtà genitori o nonni nati in Malesia, requisito indispensabile per ottenere l’idoneità alla selezione nazionale. Sul piano economico, la FAM era già stata multata per 440.000 dollari, cifra alla quale la FIFA ha aggiunto ulteriori 12.500 dollari. La federazione malese, pur prendendo atto della decisione, ha respinto ogni accusa di negligenza e ha annunciato l’intenzione di ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS)
