🤕 Milan, bilancio post derby amaro: pro e contro del cambio modulo

Il periodo di crisi del Milan sembra non finire. I ragazzi di Pioli, come sostenuto da molti addetti ai lavori, sono rimasti fermi agli ultimi minuti contro la Roma. In quel caso i rossoneri disputarono 85′ perfetti, sciogliendosi nel finale e subendo una rimonta rocambolesca. Da lì qualcosa a livello di certezze è venuto meno: tra Coppa Italia, Supercoppa e campionato il Milan ha fatto registrare 5 sconfitte di cui 4 consecutive, col pareggio di Lecce nel mezzo, 15 gol subiti e solo 4 segnati. Nel derby di ieri sera, specie nel primo tempo, il copione non è cambiato più di tanto. Se non altro la squadra è riuscita a tenere il risultato in bilico e a non disunirsi dopo il vantaggio iniziale dei nerazzurri.

Cambio modulo: pro e contro

La svolta tattica di Pioli ha sorpreso anche qualche avversario, soprattutto per l’atteggiamento passivo e attendista visto nel primo tempo. Lo stesso Dimarco ha affermato a fine partita: “Nel primo frangente non ci aspettavamo un Milan così”. 0 tiri in porta e 27% di possesso palla. Le due punte non hanno funzionato, sbagliando spesso i tempi del pressing e costringendo la squadra ad abbassarsi troppo. Nemmeno la scelta di mettere Messias come mezzala ha dato gli esiti sperati: il centrocampo nerazzurro trovava sempre i due quinti liberi di scaraventare traversoni pericolosi al centro. Altra nota negativa la condizione psicofisica di pilastri come Theo e Tonali, lontani parenti di quanto visto fino a qualche mese fa. Leao in panchina ha fatto storcere il naso a molti. Infatti il suo ingresso al posto di Origi e quello di Diaz al posto di Messias hanno permesso al Milan di alzare il baricentro e creare qualche grattacapo in più agli uomini di Inzaghi. Una sorta di 3-4-1-2 con la posizione del portoghese più ibrida, da seconda punta con licenza di allargarsi.

Estendendo il discorso, si potrebbe parlare anche della gestione dei nuovi, evidentemente da rivedere. Thiaw ha già mostrato di avere, in qualche spezzone, del potenziale e ieri ha tenuto botta contro un peso massimo come Lukaku. Il passaggio alla difesa a 3 può aumentare il suo minutaggio. Questo modulo, stando alle parole di Pioli, verrà riproposto nelle prossime partite, vista la maggior solidità avuta; qualcosa dovrà essere registrata però a livello offensivo, magari inserendo un’ala in più e passando ad un 3-4-3. Il buio del primo tempo è stato leggermente schiarito da una piccola luce intravista nel secondo, e da lì bisogna ripartire. Infine, un appunto potrebbe essere fatto anche sul richiamo di preparazione post Mondiale: la scelta di andare in un posto caldo come Dubai e dare certi carichi si è rivelata altamente improduttiva, facendo sì che aumentassero anche gli infortuni. La concorrenza è folta e il rischio di ritrovarsi, dopo uno Scudetto vinto, fuori dalla zona Champions è tangibile.

By Pasquale Ucciero

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