L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita con l’Eintracht Francoforte. Un momento di forte tensione per le risposte del tecnico, contrariato dalle critiche sui gol e dalle continue polemiche sugli arbitri. Di seguito le sue parole:
I POCHI GOL – “Qualcuno deve aver segnato, siamo primi in classifica, prima di queste due partite si parlava di poca solidità, ora veniamo da due clean sheet e parliamo di attacco. State sempre a cercare il bicchiere mezzo vuoto su tutto, noi abbiamo avuto difficoltà assurde dall’inizio della stagione e continuamo ad averle e vedo la classifica e c’è il Napoli lì. Noi sentiamo solo critiche, c’è stato un pompamento assurdo di aspettative, dovevamo ammazzare di qua e di là, chi arrivava doveva cambiare la prospettiva della squadra, sono mancati giocatori come Lukaku, fondamentali, si è fatto male De Bruyne, Rrahmani è rientrato all’ultima, si sono fatti male Lobotka ed altri, abbiamo sopperito a tutto e poi lo vedi in testa e dici ma come hanno fatto? Ve le fate queste domande? Io dissi servono più gol, ma serve vincere, ma Anguissa quanti gol ha fatto in più? Anguissa ha tre gol in più rispetto all’anno scorso Cerchiamo di essere seri!”.
GLI ARBITRI – “Non mi metto a parlare di arbitraggi, appena si parla poco poco di arbitri o qualcuno solleva un problema li mandiamo in confusione, avete visto. Appena si è sollevato un problema è successo di tutto e di più. Non parliamo di arbitri sennò li mandiamo ancora di più in confusione e di stare sereni e di credere nell’attenzione equilibrata da parte loro. Ripeto, dispiace perché a volte vedi come il sistema non si basa su fondamenta solide, perché al primo soffio di vento che qualcuno si è alzato per migliorare il calcio italiano vedete cosa è successo. Parlo su realtà dei fatti. Lasciamoli fare, anche se poi anche io faccio fatica a capire come c’è un monitor lì e non puoi fare attenzione. Richiamare un arbitro a un monitor non significa che debba cambiare decisione per forza, a volte chi è chiamato pensa che ci sia un errore e si sente in dovere di cambiare. Invece ho visto che hanno preso anche decisioni giuste. Facciamo attenzione perché è debole la situazione. Bisogna essere collaborativi nella maniera giusta”.

