Claudio Lotito nelle ultime ore ha ricevuto il premio “Vita da leader” per quanto fatto ne corso della sua lunga carriera e, a margine della premiazione, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni. Le apprendiamo da Lalaziosiamonoi:
“La vita è un film, il 90% sono spettatori il 7% comparse e il 3% protagonisti. I protagonisti hanno un DNA che li porta a lavorare in funzione di qualcosa, ricavando attraverso la forza anteriore la voglia di mettersi al servizio della collettività. Nel 2004, quando sono arrivato, il club fatturava meno di quello che spendeva e aveva un debito di 550 milioni di euro. Avrei potuto lasciarlo fallire. Invece mi sono sobbarcato quei debiti in nome della storia della Lazio. Ci dicevano che eravamo una squadra razzista. A me non sembra. Adesso invece mi dicono che ci sono tanti giocatori stranieri. Non vedo quale sia il problema. Questa è l’essenza dello sport.”