Hakan Çalhanoğlu jolly imprescindibile nell’Inter di Inzaghi

La modernità nel calcio, cosi come nella vita di tutti i giorni, ci insegna di come imprescindibili siano le persone polivalenti, in grado di adattarsi e sapersi distinguere nell’eseguire egregiamente diversi compiti. Quindi, quando si pensa a giocatori imprescindibili in uno scacchiere di gioco e in una proposta chiara e definita, non si può non pensare a cosa rappresenti Hakan Çalhanoğlu per l’Inter di Simone Inzaghi.

Giunto in Italia dal Bayer Leverkusen, con la nome del centrocampista offensivo con il vizio del gol e con la dote dei calci piazzati, Calhanoglu nel Milan alterna diverse fasi. Alle buone cose fatte comunque vedere, però, in rossonero non ha mai saputo abbinare la continuità necessaria per esplodere ed affermarsi sui più alti livelli. Tutto ciò, è bene specificarlo, in una squadra in crescita, che ha poi trovato il suo massimo splendore l’anno seguente alla sua partenza.

Il turco, appresa la possibilità di spostarsi sul versante opposto di Milano, sponda nerazzurra, ha colto la palla al balzo non mancando di creare polemiche.

L’imprescindibilità nello scacchiere di Inzaghi

Giunto alla corte di Simone Inzaghi, in uno spogliatoio più maturo e reduce dalla vittoria dello scudetto, il turco viene posto immediatamente al centro del progetto, ma in una zona differente del campo rispetto a quella occupata precedentemente in rossonero. Inzaghi, proprio come accadde con Luis Alberto, da trequartista ne ha abbassato il raggio d’azione, portandolo sulla linea del centrocampo.

 

Da dubbioso che potesse sembrare, la mossa ha destato da subito grande scalpore, aiutando sensibilmente il giocatore nella crescita del rendimento. Abbassato in mediana, ma con facoltà di muoversi con una certa indipendenza a tutto campo, a seconda della percezione e del momento del match, Calhanoglu ha da subito iniziato ad esprimersi con quella leggerezza che pareva avesse lasciato in Germania, fornendo un contributo attivo e sensibilmente prezioso alla manovra offensiva.

A ciò, però, ancor più importante, ha abbinato un lavoro di quantità in fase difensiva che in Italia ha pochi eguali. Se le sue doti tecniche e la sua visione di gioco sopraffina non sono mai state messe in discussione, sotto la cura di Simone Inzaghi il turco ha iniziato a fornire un contributo attivo anche in fase difensiva e di prima impostazione. Per questo, ad oggi, Hakan Calhanoglu è una pedina fondamentale per Simone Inzaghi.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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