Il fuoriclasse del PSG e della nazionale francese Kylian Mbappé si è raccontato in un’intervista a Sports Illustrated, tornando anche sugli insulti razzisti subiti dopo l’eliminazione agli Europei per mano della Svizzera.
Ecco le sue parole, riprese da TMW:
“Ho pensato che non potevo giocare per delle persone che pensano che io sia una scimmia. Poi, però, mi sono preso del tempo per riflettere e tutti mi hanno incoraggiato. Smettere non sarebbe stato un buon messaggio, perché penso di essere un esempio per molte persone. Ho voluto dire alle nuove generazioni ‘Siamo meglio di così'”.
Ci sono state alcune chiamate di Macron: a dicembre, gennaio, febbraio, marzo… Mi ha detto ‘So che vuoi andartene. Voglio dirti che sei importante in Francia e non voglio che te ne vada. Hai l’opportunità di scrivere la storia qui. Tutti ti amano’. Gli ho risposto che lo apprezzavo, è stato davvero pazzesco. Il presidente ti chiama e vuole che resti.”