Pablo Cremaschi, padre di Benjamin, ha parlato della stella degli USA U20 e del Parma dopo il Mondiale U20 in cui la nazionale a stelle e strisce ha eliminato l’Italia ma ha perso in semifinale contro il Marocco. Di seguito le parole a BolaVip riportate da parmalive.com.
Dopo aver disputato le Olimpiadi con gli Stati Uniti, ora Cremaschi sta giocando il Mondiale Under 20. Come lo vivete in famiglia?
“La verità è che siamo super contenti perché lui sta molto bene, con un gruppo di ragazzi della sua età e in un ambiente molto bello dove si sente rispettato. Sinceramente se la sta passando alla grande. Noi siamo stati in Cile e lui è davvero felice”.
Dopo l’esordio con la Nuova Caledonia, in cui ha segnato tre gol, Benjamin ha parlato dell’obiettivo di giocare anche il Mondiale del 2026 negli Stati Uniti. Credete in questa possibilità?
“E’ in una lista potenziale di 60 giocatori. Credo che davanti a lui ci siano molti centrocampisti più grandi e già affermati nel gruppo di Pochettino. Lui adesso fa parte del gruppo dell’Under 20, ma non perde la speranza. Ha tutte le intenzioni di arrivare a giocare un Mondiale. Non so se sarà questo o il prossimo”.
Prima di arrivare al Parma, durante le trattative, ha chiesto espressamente di poter giocare il Mondiale in Cile. Non è una richiesta comune a quell’età, al primo passo in Europa…
“Penso sia stata una conversazione che l’agente ha avuto con il Parma all’inizio delle trattative. Appena cominciarono disse: “Guardate, Benja è nel gruppo dell’Under 20, è il capitano della squadra”, per capire come lo avrebbero preso e qual’era la loro posizione. Il club disse subito che lo avrebbero lasciato andare e finì lì, non se ne parlò più. Credo che se fossero stati più rigidi o avessero cambiato idea, Benja non sarebbe andato, perché normalmente è il club ad avere la priorità, perciò lui avrebbe fatto ciò che il club decideva. Ma, come ti dico, fu una cosa messa sul tavolo all’inizio e chiusa subito. A lui piace molto stare là. Ha anche il desiderio di tornare a Parma per lottare per un posto, crescere calcisticamente, ma già l’impegno con gli Stati Uniti lo aveva preso e lo sta vivendo con grande felicità”.