Archiviate le prime due giornate delle qualificazioni per Euro 2024 è possibile trarre un primo bilancio sullo stato di forma delle Nazionali. Spicca il tonfo della Spagna così come quello della Danimarca contro il Kazakistan. Autentica rivelazione la Scozia e grandi protagonisti i due ‘italiani’ Dusan Vlahovic e Mike Maignan.
Il pagellone delle Nazionali
10 – Scozia. 5 gol fatti, 0 subiti e una vittoria netta contro la Spagna che spiana il discorso qualificazione. La formazione allenata da Steve Clarke è pronta a riprendersi la scena e affermarsi ad alti livelli. Solida dietro, con molte alternative avanti. Rivelazione
9 – Serbia. Rigenerato Dusan Vlahovic, su alti livelli tutti quanti. In seguito a un Mondiale deludente la selezione balcanica mostra una voglia di riscatto e una fame micidiali. Con una punta del livello del calciatore della Juve, poi, è tutto più semplice.
8 – Francia. I vice-campioni del Mondo in Europa sono ancora una volta la squadra da battere. Impressionante la profondità della rosa, insensati i numeri del nuovo capitano Kylian Mbappé. Con un Mike Maignan in god mode come contro l’Irlanda ogni cosa è poi più facile.
7 – Inghilterra e Portogallo. I primi non convincono, ma vincono. I secondi affrontano avversari di categorie troppo inferiori, ma dominano. Non c’è nulla di banale nel battere, pur soffrendo, l’Italia e nel rigenerare Cristiano Ronaldo nonostante le ruggini arabe.
6 – Croazia. Col Galles si può pareggiare, ma la sensazione di fine ciclo incombe su una delle selezioni più continue e performanti degli ultimi 10 anni. Serviranno forze fresche per arrivare nel migliore dei modi all’appuntamento nel 2024.
5 – Italia. Il blackout iniziale e la sterilità finale contro l’Inghilterra possono anche essere ridimensionati dal complessivamente positivo secondo tempo. La vittoria stentata a Malta è, invece, difficilmente giustificabile. Serve di più, sul piano tecnico e su quello mentale.
4 – Norvegia. Il pari contro la Georgia mette in salita e non poco il girone. L’assenza di Haaland non può essere sufficiente per giustificare il rischio di perdere nuovamente l’Europeo nonostante una rosa mai così di livello in questo millennio.
3 – Svezia. Poche idee e ben confuse. Convocare Ibra è la sintesi perfetta di un movimento in costante affanno. Il 3-0 patito col Belgio è sin troppo brutto e demotivante per essere vero.
2 – Spagna. Cambia l’allenatore, non i problemi. La Roja tiene palla, ma non trova soluzioni efficienti per trarne davvero grandi vantaggi. La penuria in attacco rischia di diventare il punto di non ritorno per le ambizioni di una Nazionale che fino a pochi anni fa dominava.
1 – Danimarca. Perdere col Kazakistan sarebbe gravissimo in ogni frangente, subire una rimonta nel finale partendo da 2 gol di vantaggio lo è ancor di più. Un Rasmus Hojlund non fa primavera in una squadra ancora ferma negli uomini e nelle motivazioni alla splendida semifinale del 2021.