In attesa delle parole in conferenza stampa, José Mourinho ha parlato a Sky in vista del match di Europa League contro lo Sheriff Tiraspol.
Eccole, riprese da VoceGiallorossa:
Dybala?
“Guarda, Paulo l’anno scorso ha fatto un numero di partite più alto rispetto a quelle fatte con la Juve. Adesso ha avuto un problema col Cagliari e ora questo, ma quando è in campo ci dà tanto. Come allenatore sono molto felice di averlo. Ci manca perché è un giocatore importante nel nostro gioco offensivo e ci mancherà in queste partite con avversari forti. Quando lui tornerà la squadra sarà più brava”.
La squadra che dalla Champions scenderà dovrà temere la Roma?
“Anche noi a preoccuparci di loro. ovviamente sarà una buona squadra. Vedendo le squadre retrocesse, come il Benfica, guardano alla Roma con rispetto. Sanno che non sarà facile per loro. Non è che noi andiamo ai playoff col 10% di vincere. Magari arriva una squadra veramente di Champions, l’anno scorso abbiamo giocato contro la Real Sociedad che ha vinto il girone dell’Inter e non ci hanno dato i meriti della vittoria, poi il Bayer Leverkusen che ora può vincere la Bundesliga. Speriamo di arrivarci con i migliori giocatori”
Come si vive l’eventuale playoff?
“Qualche volta si sorride, qualche volta si lavora e qualche volte con la faccia di non capisco perché. Avere l’aspettativa sempre alta è un po’ la mia storia. La passione che la Roma genere a l’antiro-manismo hanno questa esigenza. Speriamo di vincere domani”.
Vigilia dell’impegno di coppa, con quale spirito vuole vivere questa serata?
“Fare divertire la gente sicuramente, che significare giocare seri e non pensare che siamo qualificati e con pochissime possibilità di finire primi. Non può essere così per rispetto dei tifosi e del calcio, perché può sempre succedere di tutto. Se pensiamo a un pareggio dello Slavia credo che dovremo vincere di 5 gol e sarà molto difficile, vogliamo vincere e dobbiamo fare cambi obbligatori però si aprono finestre di possibilità per altra gente come Belotti che lavora benissimo”.
A che punto è Kumbulla?
“Anche Mancini è infortunato, domani non sarà neanche in panchina però nessuna possibilità per Kumbulla, magari contro il Napoli potrà essere in panchina ma non possiamo aspettarci di più”.
Ecco invece le esternazioni in sala stampa.
“Che posso dire, il giorno che non sarà pieno lo stadio sarà una sorpresa negativa per noi. E’ bello, è una motivazione l’Olimpico così. Non gli interessa se ci sia una grande squadra, non ci sono condizioni. Domani dobbiamo vincere per loro, per noi, per il calcio perché il gioco va rispettato. Magari nessuno pensa che lo Slavia perda domani, ma tutto è possibile. E per questo noi dobbiamo vincere. I cambi ci saranno e saranno obbligati anche nel modo di giocare. Dietro Ndicka è squalificato, Mancini è infortunato, Smalling lo sapete e ci sono cambi obbligatori anche nel modo di giocare, ma dobbiamo vincere.”
La squadra ha nuove caratteristiche:
“Anche questa è una caratteristica: essere meno forti sulle palle inattive. Una squadra con Smalling e Ibanez vince più duelli difensivi, è più pericolosa sulle palle inattive, però è una squadra più brava in fase di possesso. Fare gol dopo 21-23 passaggi è una qualità che per altre squadre è fantastico, ma quando lo facciamo noi no. Ho letto le dichiarazioni del presidente Viola che ha vinto 30 anni fa e 30 anni fa non era diverso da allora.”
Mercato di gennaio:
“Il nostro mercato sarà sempre adatto a quello che noi possiamo fare. Io ci conto, sono l’allenatore. Noi siamo insieme, non è che io voglio una cosa, Tiago un’altra, i proprietari un’altra ancora. Vogliamo tutti la stessa cosa. Non sono geloso, ma il City ha pagato 80 per Phillips e a gennaio lo manda via e ne prende un altro. Noi siamo una realtà diversa. Io vorrei 1-2-3-4 giocatori, vogliamo tutti cercare di migliorare la squadra, di essere più forti, ma abbiamo difficoltà nel farlo. Ti dico onestamente: se facciamo un difensore nel mercato di gennaio sono già felice. Mi piacerebbe di più? Certo, ma non è possibile. Loro stanno lavorando per darmi opzioni per un difensore difficile. Poi se lo prendiamo abbiamo difficoltà per la lista UEFA. Kristensen e Azmoun entrano in lista? Mi piacerebbe che la gente lo capisse e l’onestà quando di parla degli obietti. Una cosa è volere, una è potere. Non possiamo fare nulla di più di un difensore che possa aiutare. Ndicka non ci sarà dal 3 gennaio, Mancini è diffidato, Llorente resiste e continua a giocare, Smalling non ci sarà. Alla fine sarà possibile fare qualcosa.”
Non avete parlato domenica per quale motivo?
“Abbiamo parlato tanto. Non abbiamo fatto silenzio”.
Renato Sanches?
“Gioca domani. Lavora con noi da due settimane di fila senza giocare. Non ha giocato e ha lavorato con noi. Spero che la sua intensità aumenti. È un po’ frenato dalla paura di un infortunio muscolare. Spero che la emozione della partita lo faccia andare dall’altro lato. Se non ci sta è dura giocare partite di livello e di intensità. Domani è importante per lui. Già sa che gioca e si è allenato in modo specifico. Domani mi aspetto 45-60′ minuti veri”.
L’assenza di Dybala
“C’è una partita con Dybala e una senza. Con Dybala la Fiorentina non era in grado di pressare. Senza Dybala non c’è un altro come lui e ora non ci sarà, così come Romelu e sarà una situazione difficile perché non si può replicare e dovremmo fare in maniera diversa: abbiamo Belotti e Pellegrini che può fare la seconda punta. Abbiamo El Shaarawy. Senza Dybala non sarà lo stesso”.
Giocherà a quattro?
“Più o meno si perché giocano Celik e Karsdorp sullo stesso lato”.
