⚫🔵 Inter, ecco Martinez: “Casillas e Canizares riferimenti. La disciplina è importante”

Il nuovo portiere dell’Inter Josep Martinez si è presentato nel corso di una lunga intervista ai canali ufficiali del club. Il calciatore ha analizzato alcuni momenti del suo passato e ci ha svelato qualche dettaglio su di lui.

Queste le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb: “Ho iniziato a giocare a 5 anni. Primo campo? Era un campo della cittadella, il campo era durissimo. Lo ricorderò per tutta la vita. Idoli? Sicuramente Cañizares, portiere del Valencia, mitico. Poi quando sono stato più grande Casillas. È un riferimento per me e un mito. Barcellona? Giocavo nella mia cittadella, avevo circa 17 anni, e mi hanno chiamato lì per fare una prova. Sono stati due anni in cui ho imparato tantissimo, non solo nel calcio ma anche per i valori che ho imparato lì. Credo sia stato lo step più grande della mia carriera. Ho avuto fortuna di giocare in club in cui il ruolo del portiere moderno era principale e questo mi ha fatto crescere anno dopo anno. Alla fine un portiere deve essere reattivo e pronto. A Las Palmas a 20 anni quando ho iniziato a giocare in prima squadra e sembrava fossi il nuovo Casillas per la Spagna… Tutto andava bene, poi ho avuto un infortunio che mi ha tenuto fuori per mesi. Questa cosa mi ha fatto imparato che non è sempre buono ciò che dicono da fuori e devi sempre stare sulla tua strada senza sentire ‘i rumori’ che provengono da fuori. “Il mio pregio è il coraggio, il difetto è che sono testardo.  Il calcio è uno sport speciale: se hai una brutto giorno sai di avere dei compagni che ti possono aiutare a crescere e che contribuiscono anche al tuo miglioramento… Questi sono valori veramente importanti, non solo per lo sport ma anche per la vita. Il talento può farti arrivare, ma per rimanere lì devi avere quella disciplina. Ho visto tanti giocatori arrivare in quella posizione, ma non avendo la determinazione di non perderla. Nel calcio se abbassi l’attenzione, ti superano: nel calcio è molto importante la disciplina”.

By Nicolò Volonterio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post correlati