JUVENTUS BENFICA – A poche ore dall’esordio in Champions League contro il Paris Saint-Germain, fecero molto discutere le dichiarazioni di Massimiliano Allegri che definì quella “contro il Benfica in casa” la vera gara decisiva per il percorso nella Fase a Gironi della Vecchia Signora.
Tradizionale pretattica a parte, le parole del trainer livornese possono essere analizzate sotto due differenti punti di vista: da un lato prettamente agonistico e sportivo, partire già battuti – specie per una compagine che fa del “Fino alla fine” e del “Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta” i propri tratti distintivi da oltre 100 anni – è un qualcosa che non può, ideologicamente, essere accettato; dall’altra parte, quella forse più razionale, l’inarrivabile livello dei parigini fa pensare a come, effettivamente, molto del destino bianconero nella massima competizione europea passi dallo scontro diretto contro i lusitani. E, in fin dei conti, sarà così.
La Juventus sarà chiamata, questa sera, a una prova in primis d’orgoglio dopo un avvio di stagione a dir poco deludente, alimentato dalla pessima prova contro la Salernitana (polemiche, offside e VAR a parte) e, in secondo luogo, a ottenere i tre punti per essere – almeno per il momento – in parte padrone del proprio destino. Un pari, infatti, obbligherebbe i bianconeri a dover fare risultato nel fortino del “Da Luz” e a dover, quindi, rincorrere i rivali portoghesi. Una sconfitta, addirittura, proietterebbe Bonucci e compagni già a -6 dalle Aquile dopo appena due turni: uno scenario a dir poco tragico e difficile da sovvertire nei 4 impegni successivi, specie con un PSG di mezzo ancora da ospitare a Torino. Un risultato positivo, al contrario, oltre che incanalare positivamente il percorso nel raggruppamento, rappresenterebbe una vitale iniezione di fiducia in vista del prosieguo della stagione. Spesso, infatti, anche una singola gara può far svoltare, o purtroppo affossare, le ambizioni e le convinzioni di una squadra e il confine, in situazioni e appuntamenti tanto delicati e decisivi, appare decisamente labile.
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Di fronte, un avversario storicamente ostico e scorbutico che non verrà di certo a Torino per strappare un mero pareggio o a difendersi. Tutt’altro. I ragazzi di Roger Schmidt, infatti, sono in un momento super e arrivano da 11 vittorie su 11 in tutte le competizioni in questo avvio di stagione. Al momento, sono in vetta alla Primeira Liga con 18 punti in 6 gare, 14 reti fatte e appena 3 subite (miglior difesa del torneo, al pari del Casa Pia).
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Tuttavia, l’imperativo in casa Juventus è solo uno: vincere! Per una gara che, potenzialmente, vale già una grossissima fetta di stagione.
