⚪ Ancelotti: “Squadra coesa e determinata, adesso godiamoci la finale”

L’allenatore del Real MadridCarlo Ancelotti, ha parlato in vista della finale di Champions League in programma sabato al Wembley Stadium di Londra contro il Borussia Dortmund. Queste le sue parole ai microfoni della UEFA.

Quest’anno la squadra ha dimostrato grande coesione. È un gruppo molto determinato e dedito al lavoro di squadra. Nonostante alcune difficoltà iniziali, è stata una stagione eccellente e l’affiatamento e la professionalità del gruppo ci hanno permesso di superare tutte le prove. C’è un equilibrio tra i giocatori più anziani che danno l’esempio e quelli più giovani con la loro altissima qualità. Questo ha permesso al nostro club di attraversare questa fase di transizione, in cui ci troviamo tuttora“.

Nacho è cresciuto moltissimo qui. Ha fatto la trafila delle giovanili facendo esperienza e, anche se non sempre è stato una prima scelta, è cresciuto ogni anno anche da un punto di vista della personalità, sino a diventare il capitano. È un esempio di determinazione e professionalità. Toni Kroos è ancora un pilastro, così come Luka Modrić. Sono tutt’oggi giocatori fondamentali per la squadra, anche se, da quando sono arrivati i giovani, forse ora contiamo un po’ meno su di loro. Adesso conta di più la qualità che la quantità, ed entrambi hanno disputato una stagione eccellente in questo senso“.

Innanzitutto il Dortmund merita di essere in finale perché hanno fatto grandi prestazioni nei turni precedenti, sconfiggendo squadre molto forti come l’Atlético de Madrid e il Paris. Sono una squadra molto solida e affiatata, con grandi giocatori. La loro prova difensiva contro il Paris mi ha sorpreso. Siamo davvero felici di giocare un’altra finale. La tensione arriverà, ma vogliamo che arrivi il più tardi possibile. Dobbiamo goderci questo momento“.

In questa competizione ho provato le emozioni più grandi, sia quelle positive che quelle negative. Non posso dimenticare la finale persa contro il Liverpool [nel 1984] quando ero alla Roma, né l’altra finale persa contro il Liverpool nel 2005 [da allenatore del Milan]. Ma ci sono anche molti ricordi positivi. Sicuramente prevale la passione, ed è questo che mi fa andare avanti“.

By Francesco Ricapito

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