Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, è intervenuto in sala stampa alla vigilia dell’attesissimo Clasico contro il Barcellona che metterà in palio la Supercoppa di Spagna. Queste – raccolte da TMW – le sue affermazioni:
“Stiamo bene, tranquilli. La squadra si è ripresa dalle fatiche con l’Atletico, o in ogni caso si riprenderà entro domani. Siamo motivati, vicini al primo titolo stagionale. E proveremo a vincere”.
Come sta Carvajal? Puoi confermare che sarà il titolare?
“Sta bene. Aveva bisogno di un giorno di riposo in più, perché i veterani impiegano più tempo a recuperare rispetto ai giovani, ma potrà giocare. Chi giocherà in porta? Ho deciso la squadra ma non voglio dare indizi”.
Hai deciso chi sarà il portiere da ora in poi?
“Farò qualcosa. Apprezzo la vostra preoccupazione. Abbiamo ingaggiato Kepa dopo l’infortunio di Courtois e lui era titolare, ma si è infortunato e il suo sostituto ha fatto bene. Non per demerito di Kepa, ma perché Lunin ha giocato molto bene. In questo momento mi sento come se non potessi scegliere un titolare e un sostituto. L’importante è che entrambi lo capiscano”.
C’è sete di vendetta per la finale dello scorso anno?
“No, daremo tutto perché è un requisito che richiedono questa maglia e questo club. Non giochiamo per vendetta. Il Barcellona è un rivale che stimiamo molto, una squadra molto forte. Ma la fame è sempre la stessa”.
Se vincessi domani, eguaglieresti Zidane come il secondo allenatore con più titoli nella storia del Real Madrid (11). Hai una motivazione in più per questo?
“No. Ovviamente sono molto soddisfatto e felice. I titoli restano, ogni tanto ricordi che quel giorno hai vinto tu. Ma l’importante è guardare oltre. La mia mentalità è questa: guardare sempre avanti, qualunque cosa accada. Domani potrebbe arrivare un titolo o una sconfitta. Ma giovedì avremo un’altra partita”.
Cosa hai imparato da Zidane?
“È stato il miglior giocatore che abbia mai visto, le cose che ha fatto sono state incredibili. Mi ha dato tanto come assistente, perché conosceva molto bene la società. Mi ha aiutato con il francese e con l’adattamento alla cultura spagnola. È stato un grande aiuto”.
Qual è una cosa che ammiri di Xavi?
“Sta facendo un ottimo lavoro; è vero che non ha la mia esperienza ma è solo perché fa questo lavoro da meno tempo. La sua carriera parla per lui ed essere stato uno dei migliori centrocampisti al mondo lo aiuta. Allenare è diverso dal giocare, ma aiuta”.
Quanto è importante per voi Mendy?
“Se sta bene è il miglior terzino sinistro del mondo”